LAROMA24.IT (Emanuele Zotti) - La sosta forzata del campionato, causa Nazionali, sta per finire e la Roma ha l'obbligo di partire forte per dimenticare un avvio di stagione deludente a causa della Champions League sfumata nei playoff contro il Porto, e un finale di mercato che ha lasciato l'amaro in bocca. Ecco perchè all'Olimpico contro la Sampdoria i giallorossi non possono permettersi di sbagliare. Il match di domenica ha un'importanza fondamentale dal punto di vista psicologico e Spalletti si affiderà ancora una volta alla qualità di Diego Perotti, che da quando è arrivato a Trigoria si è sempre dimostrato una pedina fondamentale nello scacchiere tattico del toscano. Per Giampaolo invece, a punteggio pieno da quando siede sulla panchina blucerchiata, punta su Ricky Alvarez per scardinare la difesa romanista con giocate e assist per la coppia d'attacco Muriel-Quagliarella.
PUNTI DI CONTATTO - Entrambi argentini classe '88, Ricky e Diego, avrebbero potuto avere in comune anche la maglia giallorossa visto che l'ammirazione di Walter Sabatini per il numero 11 doriano non è un segreto per nessuno. Fu vicino al trasferimento nella capitale nel 2011, ma poi il ds giallorosso decise di puntare su Erik Lamela e lasciare che 'Ricky Maravilla' si accasasse all'Inter. Adesso, dopo le esperienze in nerazzurro e con il Sunderland in Premier League, Alvarez sembra essere un giocatore più pronto per la Serie A, come dimostrano le prestazioni messe in mostra durante il girone di ritorno dello scorso campionato, dopo essere arrivato alla corte di Montella durante il mercato invernale. Anche Giampaolo, dopo averlo valutato durante la preparazione estiva, è rimasto affascinato dall'argentino, considerandolo l'elemento ideale per ricevere palla dai centrocampisti e mandare fuori tempo le difese avversarie servendo le bocche da fuoco doriane.
DIEGO, UN INIZIO SUPER - Dall'inizio della stagione Perotti sembra essere uno degli elementi più in forma della rosa giallorossa. Diventato il primo rigorista (quando Totti non è in campo), Diego ha dimostrato una forza mentale fuori dal comune, che durante la rincorsa dal dischetto gli consente di aspettare e percepire il minimo movimento del portiere avversario per spiazzarlo. Fino ad ora sono tre i rigori messi a segno dal Monìto che, dopo l'addio di Pjanic, è diventato la mente pensante del gioco di Luciano Spalletti. Arrivato in Italia con la maglia del Genoa, Diego ha già segnato due volte alla Sampdoria: una nel derby della Lanterna, l'altra all'Olimpico con la Roma. Spalletti e tutti i romanisti sperano che domenica possa ripetersi ancora.