Vigilia di Roma-Milan e per Stefano Carina: "La cosa più importante di domani sarà il ritorno al 4-3-3", cambio di tattica che potrebbe non bastare però: "Il momento della Roma non è dei migliori e non mi meraviglierei se il Milan vincesse", chiosa Franco Melli.
Anche la formazione ha molti punti interrogativi e la conferenza di Di Francesco non ha appianato i dubbi. Per Piero Torri Schick dovrebbe giocare titolare, anche perché: "Può far bene anche alla Roma, lo Dzeko delle ultime partite mi è sembrato in affanno".
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Questo e tanto altro in "Massimo Ascolto", rubrica de LAROMA24.IT, curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici della Capitale. Buona lettura.
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- La cosa più importante di domani sarà il ritorno al 4-3-3, che permette di difendere con il 4-1-4-1 che è l'ideale per poter arginare le offensive dei rossoneri (STEFANO CARINA, Radio Radio, 104,5, Radio Radio Lo Sport)
- Avevo indicato una Roma da terzo posto ad agosto: ma con Karsdorp, Schick e uno Dzeko capocannoniere. Ora è senza Karsdorp, senza Emerson, con Schick che non gioca e Dzeko che segna ad intermittenza. Se una Roma ridotta così è da terzo posto, sta facendo indubbiamente di più rispetto alle aspettative. Domani potrebbe giocare Schick. Di Francesco ha fatto fuori El Shaarawy, dicendo anche oggi che deve ritrovarsi, di conseguenza giocherà Perotti anche domani (GIANLUCA LENGUA, Radio Radio, 104,5, Radio Radio Lo Sport)
- Credo che Di Francesco ne cambierà tre o quattro rispetto alla sfida di Champions. Penso a cambiamenti soprattutto in attacco, probabilmente De Rossi riposerà in vista della gara col Napoli (GUIDO D'UBALDO, Radio Radio, 104,5, Radio Radio Lo Sport)
- Mi pare che sia diminuito il senso di appartenza di Nainggolan dopo i fatti di capodanno. Prima si sentiva l'anima della Roma, ora gioca un po' così, come uno che se ne deve andare. Il momento della Roma non è dei migliori, se non è quello peggiore è comunque un momento in cui i giallorossi girano al ribasso ed incontrano un Milan che sta andando forte, che ha rivitalizzato giocatori che sembravano dei flop. In questo momento tra Dzeko e Cutrone mi prendo quest'ultimo, non mi meraviglierei se il Milan vincesse. Terzo o quarto posto non fa differenza, la Roma è abbastanza in linea con quello che doveva fare (FRANCO MELLI, Radio Radio, 104,5, Radio Radio Lo Sport)
- Pallotta sulle radio? Ci ha trasportato in un mondo di plusvalenze pazzesche, di cessioni a tutti i costi, di società con 200 dipendenti, di CdA superpagati… Sarebbe bello che la Roma, invece di farsi i suoi mezzi di comunicazione, si aprisse ai media. Ma ognuno fa le sue scelte, noi campiamo anche così: raccontiamo la Roma da prima del suo arrivo e lo faremo dopo, quando si sarà dimenticato di uno suoi tanti affari. Ma non ho rancori, quindi non so a cosa si riferisca. Ma è un discorso da uomo debole: invece di farsi una radio poteva pensare a comprare un grande campione (ILARIO DI GIOVAMBATTISTA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
- Quando Pallotta parla penso sempre ad un marziano appena sceso sulla terra. Da sempre la Roma è una squadra particolarmente amata, anche dalla stampa. Adesso Pallotta parla come Ahmadinejad, Pinochet, Maduro o Erdogan: gente che non ha voglia di avere opposizioni critiche. Ma la critica serve e ti fa crescere. E critica cattiva nei confronti della Roma non c’è. Poi se qualche radio critica lui per il fatto che non è mai a Roma, perché fa i CdA a Londra e non parla una parola di italiano… Una critica per bene cosa dovrebbe dire di queste cose? Credo ci sia poca farina nel sacco delle cose che dice Pallotta (FURIO FOCOLARI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
- Credo che domani sarà una bella partita: vedo favorita la Roma, al di là del momento che sta vivendo, perché c'è un divario importante con il Milan e poi temo molto l'astro nascente Under, è un elemento molto pericoloso, come dimostrano i cinque gol nelle ultime quattro gare (TIZIANO CRUDELI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
- Su Dzeko le critiche ambivalenti ci sono sempre state, è vero però che in alcune partite importanti tende ad intimidirsi. Su Nainggolan invece è stato fatto un massacro mediatico evidente: mesi fa era un eroe, oggi è completamente un altro giocatore. Sono due giocatori che sono stati demotivati. Alisson? Resterei sorpreso da una sua cessione, bisogna ripartire da lui e Under (FRANCESCO BALZANI, Centro Suono Sport, 101.5, Te la do io Tokyo)
- Alisson, Karsdorp, Silva, Pellegrini, Under e Schick: spero che la Roma cerchi di strutturarsi su questi giocatori, che ha ed è stata brava nel tempo ad acquistare. Qualcun altro partirà, sono sicuro che Monchi voglia fare un pò di cose. Florenzi? Io spero che lui voglia restare e che la società voglia tenerlo, in quel caso si dovrebbe ripartire anche da lui. Credo però se dovesse firmare un rinnovo a 4 milioni potrebbe essere ceduto (FEDERICO NISII, Tele Radio Stereo, 92.7)
- La speranza è che se la Roma dovesse rinunciare a qualcuno l'anno prossimo, questo sia un giocatore non di prospettiva, come ad esempio Dzeko, El Shaarawy o Strootman. Se la Roma avesse la rosa al meglio probabilmente oggi Florenzi non sarebbe titolare. Il rinnovo? Si è entrati in una fase di trattative ben avviata, siamo alle schermaglie. Però se la base di partenza è così alta l'esito non è così scontato (GIANLUCA PIACENTINI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- L’impressione che Schick possa giocare c’è, è il più riposato di tutti. Ed è anche ora: Edin Dzeko le ha fatte tutte. Una partita di riposo gli può far bene. E può far bene anche alla Roma, lo Dzeko delle ultime partite mi è sembrato in affanno. Non penso si possa dimenticare l’investimento importante fatto per Schick (PIERO TORRI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- La Roma in questo momento è piena di dubbi e il Milan di certezze. I giallorossi sono più stanchi, anche per la trasferta europea. Dopo lo Shakhtar sono prevalsi i dubbi relativi al secondo tempo e non le certezze del primo tempo. Sappiamo che la Roma risente di queste situazioni. Prevedo un pareggio (ROBERTO RENGA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino, Sport e News)
- Di sicuro la proprietà americana finora ci ha rimesso. O meglio, ha investito, ma finora è stato un bel bagno di sangue: parliamo di aumenti di capitale da 200 milioni di euro, serviti per pagare le perdite. Questa società, a differenza del Napoli, perde ogni anno. Perde perché costa troppo, perché compra giocatori con ingaggi alti per provare a vincere. Nemmeno Pallotta, come De Laurentiis, ha la smania di vincere ma economicamente ci sta investendo di più. E una squadra per vincere l’ha anche costruita, ma è arrivata terza. Una rivoluzione per il Milan? Non ci credo, Di Francesco non la farà, altrimenti sarebbe un pazzo: cambierà un uomo per reparto. Dzeko? Non è normale che un giocatore giochi tutte le partite. Tra De Laurentis e Pallotta scelgo il secondo (ALESSANDRO AUSTINI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Nainggolan se non sta bene fisicamente non dà risposte sul campo. Secondo me, il suo calo è una questione fisica e non di cambiamento del ruolo: come caratteristiche è sempre un intermedio di centrocampo, può essere che il ruolo che occupa ora, da trequartista, lo penalizzi (FERNANDO ORSI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino, Sport e News)
- Credo che il rendimento di Nainggolan non sia all'altezza del suo valore, lui è un top player, una stella, Dzeko, invece, anche quando non gioca bene fa reparto, esempio serve l'assist a Under contro lo Shakhtar. A Florenzi e Dzeko non rinuncerei, non penso che ora sia possibile una rivoluzione in casa Roma. Chi pensava che la Roma potesse vincere lo scudetto era fuori di testa: i giallorossi stanno facendo il campionato che devono fare, tra terzo e quinto posto (FURIO FOCOLARI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino, Sport e News)
- Schick è rimasto un punto interrogativo, ha inciso zero così come Defrel. Penso anche a Pellegrini che è un giocatore di grande prospettiva, ma sta facendo benino, non è che il suo rendimento sia eccelso. Vedo degli uomini che dovrebbero essere le guide di questa squadra e che invece non sono all'altezza della loro fama e del loro rendimento, il problema è lì, ma soprattutto che non ci sono alternative (FRANCO MELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino, Sport e News)
- Di Francesco ha un pregio per il mondo e un difetto per il calcio: dice quello che pensa (JONATHAN CALO', Centro Suono Sport, 101.5, Te la do io Tokyo)
- Non voglio dire che Di Francesco abbia problemi con i senatori, ma che questi non stanno rendendo è un dato di fatto. Era davvero irritato dopo la partita con lo Shakhtar. O Di Francesco smorza questo argomento o rischia che gli scoppia tutto in mano. Bisogna vedere i cosidetti senatori che reazione avranno: non vorrei che si ripetessero cose già avvenute in passato (ANTONIO FELICI, Centro Suono Sport, 101.5, Te la do io Tokyo)
- Di Francesco dopo lo Shakhtar vorrà cambiare: credo che sulla mediana vedremo la coppia Strootman-Pellegrini, in attacco, invece, sicuramente ci sarà Under, con Nainggolan e Perotti e penso che giochi Dzeko. El Shaarawy è più discontinuo dell'argentino e ora Di Francesco ha bisogno di garanzie. Il tecnico ha dato retta alla squadra, soprattutto a Dzeko e Nainggolan, scegliendo il 4-2-3-1, ma il test di maturità con lo Shakhtar è fallito per distrazione: secondo lui una squadra che si deprime dopo il pareggio non è una squadra con gli attributi (GIANLUCA LENGUA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino, Sport e News)