Nell'amaro day after dell'eliminazione negli ottavi finale di Europa League contro il Lione, l'etere romano prova a tracciare un bilancio del doppio confronto. "Dispiace che la Roma sia uscita, ma nei 180 minuti il Lione ha meritato di passare" afferma Fernando Orsi. Prestazione positiva secondo Alessandro Austini: "Non mi sento di dire nulla alla Roma di ieri, la squadra è stata generosa e ci ha provato con tutti i mezzi".
Non nasconde la sua delusione Max Leggeri, che prende di mira il presidente James Pallotta per la sua assenza allo stadio al suo ritorno nella Capitale: "Il suo non è distacco emotivo, è menefreghismo, non è il mio presidente". E ci si continua ad interrogare sul futuro di Spalletti: "Entro un mese conosceremo il suo futuro, la Roma voleva aspettarlo ma è improponibile andare oltre certi limiti". "Se non è convinto dei programmi della Roma lo dica chiaramente - chiosa Gianluca Piacentini -, si può giocare a calcio anche senza di lui".
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Questo e tanto altro in "Massimo Ascolto" , rubrica de LAROMA24.IT, curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici della Capitale. Buona lettura.
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- Se mettiamo insieme il secondo tempo di Lione, la partita con il Napoli e gli episodi con la Lazio, la quantità di jella che si è abbattuta sulla Roma è qualcosa di leggendario. Questo non toglie nulla allo spettacolo di ieri sera, che mi ha reso orgoglioso di essere romanista. Purtroppo la mancanza di cattiveria e di personalità è l’abisso che ci separa dalla Juve: loro non farebbero mai solo 2 gol su 25 tiri in porta, lì se sbagli un fallo laterale ti senti una m***a d'uomo... (GIANCARLO DOTTO, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Una squadra che fa 2 gol in trasferta e non riesce a vincere fa capire i propri limiti, l’unica cosa da recriminare è la partita dell’andata. L’assenza di Pallotta? Forse andava consigliato meglio, era un appuntamento fondamentale, non poteva non esserci. E’ stata una caduta di stile (GIUSEPPE GIANNINI, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 – La storia continua…)
- La sfortuna non basta a dare le motivazioni per questa uscita di scena dall’Europa, troppo presto per quello che ci aspettavamo. Forse siamo noi ad essere degli eterni illusi (VALENTINA CATONI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Pensavo che questa squadra potesse arrivare fino in fondo in tutte le competizioni, con queste partite ad eliminazione diretta invece siamo tornati ai soliti difetti di personalità e tenuta psicologica: è una squadra che quando non va bene si sbraca e il secondo tempo di Lione ne è la prova (PIERO TORRI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Pallotta? La sua incapacità di capire i momenti, quelli in cui bisogna parlare, essere presenti o meno, è ormai un discorso superato. Serve una soluzione: Pallotta deve fare il proprietario e bisogna nominare un presidente operativo, una figura in grado di rappresentare quotidianamente il pensiero della proprietà all’interno di Trigoria. Pallotta non farà mai il presidente operativo, anche se dovesse restare proprietario per 30 anni (FRANCESCO ODDO CASANO, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 – La storia continua...)
- La Roma domina tre tempi su quattro, ma nell'unico in cui il Lione è stato superiore i giallorossi sono scomparsi. Decisioni arbitrali non corrette, sfortuna e ingenuità fanno parte della storia della Roma (ANDREA PUGLIESE, Tele Radio Stereo, 92.7)
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- La squadra, per l’atteggiamento mostrato in campo ieri sera, merita solo applausi. Ma oggi non posso non essere inc***ato, è il secondo obiettivo che sfuma. Sono convinto che la Roma era ed è più forte del Lione, ma se soccombi in solo un tempo su quattro c’è stata superficialità, qualcosa di imperdonabile se si vuole crescere. La Roma poteva arrivare in finale, è sfumato un obiettivo alla portata, in questa competizione avrebbe detto la sua. C’è qualcosa che non è andato e lo dico anche Spalletti, che francamente ha stufato. E' un grande allenatore, ma si sta rivelando fragile: alla prima pressione reagisce in maniera maldestra, se la prende con l’ambiente invece di prendersela con la proprietà, che non gli ha comprato un giocatore all’altezza. A Roma si lavora benissimo, fa bene ad essere arrabbiato ma sbaglia target. E Pallotta si deve vergognare: il presidente della Roma, che manca nella Capitale da sette mesi, accampando una scusa più o meno realistica non si presenta allo stadio per una gara fondamentale per la stagione… Questo è imperdonabile, questo non è il mio presidente. Non è distacco emotivo, è menefreghismo (MAX LEGGERI, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 – La storia continua…)
- Spalletti e Pallotta si dovranno vedere per forza, è impossibile per loro evitarsi. Spero che mettano un punto definitivo a questa vicenda. Se Spalletti non sarà convinto dei programmi della Roma glielo dica chiaramente, basta che la società sappia come muoversi per dei sostituti. C’è quasi tutto di Spalletti in questa Roma, ma se un altro allenatore di livello prende questa rosa arriva ugualmente secondo. Si può giocare a calcio senza Pjanic, Lamela e tutti i giocatori che sono andati via, quindi si può giocare a calcio anche con un allenatore diverso da Spalletti. Se vorrà prendere un'altra strada, arriverà un altro allenatore, speriamo dello stesso livello (GIANLUCA PIACENTINI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Una squadra come la Roma, che ha ambizioni, non si può permettere cali e contraccolpi, altrimenti dimostra di essere totalmente al di fuori dagli obiettivi che si era prestabilita. Le partite fondamentali, quelle d’andata, sono state sbagliate, non per forza di cose riuscirai sempre a fare l’impresa. Finché ci sarà Spalletti non si mollerà nulla. Fino a quando resterà? Inutile fare previsioni, probabilmente non lo sanno nemmeno loro. Per me dovremo aspettare almeno un mese, ma la Roma secondo me già sa qual è l’intenzione del mister. La Roma era disposto ad aspettarlo, è chiaro che è improponibile andare oltre certi limiti (ADRIANO SERAFINI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Non si tratta più di intenzioni, al 17 marzo bisogna dare certezze. Non è possibile che il presidente della Roma riparta per Boston senza che l’allenatore abbia detto “resto” o “me ne vado”. L’importante è che Spalletti lo dica a chi di dovere, non a noi (MARCO MADEDDU, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Nel secondo tempo la Roma comunque, a parte il colpo di testa di Nainggolan, non ha più calciato nello specchio della porta. Il Lione ha costruito molto di più, non è uscito solo negli ultimi 10 minuti (ALESSANDRO VOCALELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
- Il Lione si è difeso tutta la gara e ha trovato un gol fortunoso, di che parliamo? (ROBERTO PRUZZO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
- Il Lione ha impostato una gara sulle ripartenze, ha preparato la gara benissimo e fallito 3-4 contropiedi importanti: non sono totalmente d'accordo con chi dice che la Roma avrebbe strameritato il passaggio del turno, i francesi nell'ultima mezz'ora sono usciti alla grande (ILARIO DI GIOVAMBATTISTA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
- Negli ultimi 10 minuti il Lione è stato pericoloso, ma la gara in quel momento non è stata molto logica. La Roma ha giocato bene e con un'energia che non mi aspettavo. Dzeko? Ieri arrivava sempre secondo, si nascondeva dietro i centrali, non ha fornito alcun contributo alla manovra (LUIGI FERRAJOLO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
- La Roma meritava? Non direi, nel secondo tempo non è successo nulla di particolarmente pericoloso, il secondo gol oltre tutto è stato un regalo della difesa. Il Lione è stato molto più pericoloso nella ripresa. Il migliore della Roma è stato Alisson! (FRANCO MELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
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- La Roma è stata sfigata ieri, ma a pallone ci ha giocato meglio il Lione. È all'andata che la Roma ha creato le condizioni per essere sbattuta fuori. Spalletti? Mi fa tenerezza, le sue dichiarazioni dimostrano che uno così non è più in grado di andare avanti. Anche non volendolo fa del male alla squadra, sta portando la Roma in guerra per cacchi suoi! Il messaggio che sarebbe stato inviato a Pallotta e che ogni volta Spalletti tira fuori? È talmente chiaro che se l'è inventata sta caz***a (ILARIO DI GIOVAMBATTISTA, Radio Radio, 104.5, Mattino Sport & News)
- La Roma ieri ha giocato con il cuore e allo stesso tempo è stata poco lucida. Dispiace che sia uscita, ma nei 180 minuti il Lione ha meritato di passare: ha giocato meglio, con più intelligenza sfruttando le carenze difensive dei giallorossi (NANDO ORSI, Radio Radio, 104.5, Mattino Sport & News)
- La Roma ieri ha fatto tutto il possibile per passare, di occasioni ne ha avute nonostante è stata una partita confusa, con poca lucidità. Pesa molto il secondo tempo di Lione, ma non parlerei di disfatta della Roma (ROBERTO PRUZZO, Radio Radio, 104.5, Mattino Sport & News)
- Va bene il cuore, ma un tantino di ordine tattico in più ieri avrebbe fatto comodo. Mi viene da pensare anche all'eliminazione con il Porto e mi interrogo sul perchè la Roma ha dimostrato di non essere inferiore nè al Lione e al Porto ma in entrambi i casi è uscita. Perchè quando arriva un appuntamento importante esce sempre? (MARIO MATTIOLI, Radio Radio, 104.5, Mattino Sport & News)
- È una grande occasione perduta che si è materializzata nell'ultima mezzora di Lione. Spalletti? Ieri le sue parole sono la testimonianza dello scollamento che c'è con tutti (XAVIER JACOBELLI, Radio Radio, 104.5, Mattino Sport & News)
- Mi vorrei soffermare su questo atteggiamento vergognoso dell'allenatore della Roma: lui deve rispondere alle domande dei giornalisti e non prendere per il culo la gente. Questo non ha vinto una mazza e sta facendo tutto quello che sta facendo: deve intervenire l'ordine dei giornalisti! (FRANCO MELLI, Radio Radio, 104.5, Mattino Sport & News)
- La qualificazione si è decisa indubbiamente nell'ultima mezzora di Lione dove la squadra era stanchissima e Spalletti ha sbagliato qualunque cosa. Ieri invece non ho nulla da eccepire al tecnico (ROBERTO RENGA, Radio Radio, 104.5, Mattino Sport & News)
- Contro Sassuolo ed Empoli devono arrivare 6 punti, senza scuse. L’unica pecca di Spalletti è che non riesce a farsi scivolare addosso le cattiverie da parte di alcuni giornalisti: dovrebbe ignorarle ed andare avanti e non rispondere ed accettare la sfida (AUGUSTO CIARDI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Io non chiedo al Comune di fare il nuovo stadio, mi va bene Trigoria, il Flaminio, il Tre Fontane basta che fanno brillare l'Olimpico, uno stadio di me**a. Non ne posso più di andare all'Olimpico, da oggi chiedo di farmi diventare ultras della Roma perchè c'hanno ragione loro: ieri ho visto fare gente farsi i selfie con Bergomi, con Bergomi... (RICCARDO 'GALOPEIRA' ANGELINI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- State pur certi che se la Roma avesse perso 3-2 all'andata non avrebbe vinto 2-1 al ritorno ma avrebbe fatto 1-1. In 30 anni nemmeno una rimonta riuscita, il problema è alla base, è di blasone, di mentalità, di società perchè della Roma non gliene frega niente a nessuno. Il presidente non si puó prendere 4 'Oki' e andare in tribuna con 39 di febbre visto che viene una volta l'anno? (GABRIELE ZIANTONI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Non mi sento di dire nulla alla Roma di ieri, la squadra è stata generosa e ci ha provato con tutti i mezzi. In società si percepisce l'ennesimo momento di transizione, il vuoto di potere lasciato da Sabatini non è stato ancora colmato. Pallotta? E' ancora molto lontano dalla realtà romana, sbaglia spesso nella comunicazione, ma nulla di nuovo... (ALESSANDRO AUSTINI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Pallotta ha discusso