LAROMA24.IT - È durata solo un paio di ore la permanenza della Roma al quarto posto, fino a quando il Milan non ha vinto a San Siro contro la Lazio rimpadronendosi dell'ultima posizione della zona Champions. Con la prestazione di ieri i giallorossi hanno comunque dimostrato che ci sono anche loro per la corsa per l'Europa che conta con un Dzeko che finalmente si sblocca anche in casa: contro l'Udinese è stato il suo primo gol di questo campionato segnato all'Olimpico.
Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola
LA GAZZETTA DELLO SPORT (A. DI CARO)
La Lazio invece dopo il successo a San Siro con l’Inter ha ottenuto solo un punto in 3 gare. Sembrava la più lanciata per la zona Champions, ma la sua classifica si sta sgonfiando come un sufflè. Ora anche vincendo il recupero con l’Udinese sarebbe a -3 dal Milan. Tanti a questo punto della stagione. Anche perché davanti c'è pure la ritrovata Roma (a -1 dai rossoneri e attesa sabato dallo scontro diretto contro l’Inter). I giallorossi contro l’Udinese hanno ottenuto la seconda vittoria consecutiva (per 1-0) senza subire reti, mai accaduto quest’anno. La squadra più solida dietro e convinta - come ha detto Dzeko - che poi un gol lo farà, ora applica il credo del suo allenatore Ranieri. A segnare è stato proprio il bosniaco che all'Olimpico in A non lo aveva ancora fatto in questa stagione (ultimo sigillo il 28 aprile scorso). Il gol però è per 4/5 di El Shaarawy (copyright Alex Del Piero), che gli serve un assist-cioccolatino degno del miglior Totti.
CORRIERE DELLO SPORT (G. DOTTO)
La Roma che prova a riemergere dalla calamità Monchi, detto anche “l’importante è comprare bene”, sta in tre domande facili. Da dove, da come e con chi ripartire? Prima cosa, direi, mettersi in tasca in qualunque modo (e Ranieri è “qualunque modo”) il posto Champions e un secondo dopo dare l’addio alla storia che ti ci ha portato. Seconda cosa, demolire e ricostruire. Iniettare nel mastodonte Roma tutta la personalità, la leggerezza e gli estri perduti. Terza cosa: basta con Aggiustatori veri e Innovatori presunti. Avanti tutta con Costruttori di provata fama. Quarta cosa, riavviare il battito cardiaco dei tifosi, silenti e disamorati dopo tanto sfascio. Se non con i risultati, almeno con la seduzione del gioco e dei giocatori. Due nomi? Quel De Paul ammirato ieri all'Olimpico è lusso ormai incomprensibile per l'Udinese. Belotti è nato per giocare nella Roma. Vestitelo di giallorosso e diventerà enorme. La bocciatura di Schick, nullo anche ieri, sembra definitiva.
CORRIERE DELLO SPORT (A. DALLA PALMA)
Un sabato senza scudetto ma con tanta Champions, dicevamo: la Roma batte l'Udinese e riprende coraggio in attesa della risposta dell'Atalanta contro l'Empoli (domani); il Milan vince il confronto diretto decisivo dopo quattro settimane nerissime, in cui aveva conquistato un solo punto, peraltro in casa contro L'Udinese. La Lazio perde di nuovo con una big, immeritatamente, e per ora si trova fuori dalla corsa in attesa di recuperare la partita contro l'Udinese.
IL TEMPO (T. CARMELLINI)
Si sblocca Dzeko e alla Roma basta. La squadra di Ranieri gioca male un tempo contro l'Udinese in un Olimpico che si allaga col passare dei minuti sotto il diluvio capitolino, ma almeno rimane in partita con la testa, stringe i denti quando gli ospiti diventano pericolosi, nella ripresa cambia passo e vince meritatamente. Stavolta ci ha pensato il gigante bosniaco a portarla dall'altra parte della barricata realizzando il suo primo gol stagionale all'Olimpico in campionato (l’ultimo quasi un anno fa). Ed era ora verrebbe da dire, perché la sua astinenza era già da tempo diventato un problema per la Roma che ieri sera è rientrata appieno nella corsa Champions: ora è quinta a -1 dal Milan vittorioso sulla Lazio, aspettando l'Atalanta domani. Ranieri a sorpresa, dopo aver detto esattamente il contrario nella conferenza stampa di giovedì, mette dentro Dzeko in coppia con Schick. Ma è chiaro che al bosniaco non piace avere un altro attaccante così vicino: i due non si cercano e a tratti sembrano addirittura ostacolarsi. O forse semplicemente nella prima metà gara i giallorossi hanno faticato a trovare fluidità di manovra e anche loro ne hanno risentito. La ripresa è un’altra partita, complice l'ingresso di Pellegrini e Florenzi, la musica cambia. La Roma inizia a prendere confidenza e a giocare al calcio. Chiaro, la squadra offensiva dell’era Di Francesco era un’altra cosa, ma alla fine questa Roma targata Ranieri inizia ad avere una sua fisionomia. Arriva così il secondo 1-0 consecutivo in concomitanza con la seconda gara senza incassare gol: prima volta che accade in questo campionato, non poco per una squadra aveva proprio nel reparto arretrato il suo punto debole. Il bilancio fa sorridere i giallorossi che sono tornati a crederci e che portano via dallo stagno dell'Olimpico tre punti pesantissimi per testa e classifica. Sono dieci i punti raccolti in sei partite giocate da Ranieri nella sua seconda esperienza giallorossa. Bene Dzeko che realizza il gol-partita, ma anche
El Shaarawy che gli offre un assist delizioso, così come Manolas in difesa: padrone assoluto di un reparto che ha costretto Mirante a un paio di interventi decisivi. Meno lucido del solito il giovane Zaniolo che comunque ci ha messo il fisico fino all'ultimo e pure De Rossi finché ha tenuto: poi il cambio per il quarantacinquesimo stop muscolare della stagione.