IL PUNTO DELLA DOMENICA - CARMELLINI: "Serve una rivoluzione" - DOTTO: "I danni di Monchi non lasceranno la Roma e chissà per quanto tempo"

17/03/2019 alle 15:05.
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LAROMA24.IT - La Roma crolla per l'ennesima volta in stagione. A Ferrara, contro la Spal, perde 2-1 e si addensano, nuovamente, i fantasmi di una stagione altalenante e amara per la formazione giallorossa. "Cambia poco, o forse tutto, ma non la Roma che resta quella cosa inguardabile che quest'anno ha preso sberle a destra e a manca", scrive Tiziano Carmellini su "Il Tempo".

"Cambiano gli allenatori, ma la Roma continua a essere prigioniera dei tanti equivoci che l’accompagnano da inizio stagione" è l'analisi di Luca Calamai sulla "Gazzetta dello Sport". Focus di Giancarlo Dotto sul "Corriere dello Sport" su Monchi: "La Roma forse non potrà chiedere i danni a Monchi, ma saranno i danni che non lasceranno la Roma, chissà per quanto tempo".


Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola


IL TEMPO (T. CARMELLINI)

Il povero romanista sugli spalti a Ferrara guarda attonito la sua squadra (o ciò che ne resta) sgretolarsi sotto i colpi della Spal che non vinceva in casa dallo scorso 17 settembre e che non aveva la meglio della Roma a Ferrara da 53 anni. E' tutto vero e verrebbe da ridere se non ci fosse da piangere perché perdere così, contro una squadra che viaggia con 26 punti in classifica (sei dei quali li ha presi proprio contro la Roma) deve far pensare nelle stanze dei bottoni di Trigoria: il problema non era , adesso è ancora più chiaro. Ora come allora e sconfitta: disastroso quello di nel match di andata all'Olimpico che conclamò la crisi, altrettanto imbarazzante quello di ieri di in trasferta. Cambia poco, o forse tutto, ma non la Roma che resta quella cosa inguardabile che quest'anno ha preso sberle a destra e a manca. E a poco serve pensare alle scaramanzie, alla "maledizione" della maglia gialla o al cerchietto rosso che Schick ha indossato di nuovo dopo gol il realizzato all'Empoli: non è servito, perché questa Roma ha bisogno di altro.

Serve una vera e propria rivoluzione, un cambio di guardia totale che la rimetta in riga e che possa prospettare un futuro migliore. Quest'anno la Roma ha sbagliato tutte o quasi le partite contro le "piccole" e chi pensava che sarebbe stato meglio cambiare a dodici partite dalla fine perché "serviva per centrare l'obiettivo ", si sbagliava e di grosso. La cronaca della partita occupa poche righe perché la Spal ha vinto meritatamente contra una squadra stanca, spenta, senza idee né gioco e con una paura fottuta di sbagliare il primo capolavoro porta la firma di Karsdorp che lascia via libera a Fares. Il pari arriva sì, ma solo su rigore perché la squadra di non riesce a costruire praticamente nulla. almeno dal dischetto non sbaglia, ma ci pensa Juan Jesus a rimettere a posto le cose entrando duro su Petagna in area (rigore che si può dare ma Rocchi comunque male). Dal dischetto il corpulento bomber di casa sigla il 2-1 che inchioda la Roma e allontana la da una squadra che oggettivamente al momento non merita di giocarla. Difficile trovare, Zaniolo a parte, qualcosa di positivo da salvare in una giornata da dimenticare.


GAZZETTA DELLO SPORT (L. CALAMAI)

L’effetto è già svanito. Cambiano gli allenatori, ma la Roma continua a essere prigioniera dei tanti equivoci che l’accompagnano da inizio stagione. Il passo falso di Ferrara, contro una Spal che non vinceva in casa addirittura dal 17 settembre, rischia di avere conseguenze dolorose. Per il presente e per il futuro. Restare fuori dalla prossima , oltre a sancire il fallimento di un progetto sportivo, avrebbe anche pesanti conseguenze dal punto di vista economico. Senza i soldi che garantisce la Coppa più prestigiosa l’apertura di un nuovo ciclo sarebbe sicuramente più complicata. Il passaggio da a ha portato a un nuovo modulo ma non ha cambiato anima alla Roma. Che era e resta senza una precisa identità, come se fosse un continuo cantiere aperto. Con una difesa che ha subito 39 reti (la differenza con le quattro squadre di testa è impressionante), con un centrocampo con poca personalità e con un attacco che fatica a far coesistere e Schick.

Ieri, inoltre, ha sorpreso la scelta di di rinunciare in partenza a Zaniolo per dare spazio a Kluivert. Il gioiellino giallorosso non era al cento per cento dal punto di vista fisico, ma quando è entrato ha dimostrato di avere rispetto ai compagni una marcia in più dal punto di vista fisico e una personalità e una determinazione agonistica da veterano. Zaniolo è la bella favola di questa stagione piena di delusioni. Ma per conquistare un posto in la squadra giallorossa ha bisogno di ritrovare, subito, il valore aggiunto degli altri suoi giocatori simbolo. [...]



CORRIERE DELLO SPORT (G. DOTTO)

E non venitemi a dire che "stavolta" ha toccato il fondo. Nel fondo la Roma di Monchi e (sì, è sempre la loro e lo sarà per un pezzo) ci sta da mesi con tutti i miasmi del caso e solo i deboli di mente si lasciano confondere se qua e là batti Empoli, , o Chievo, pure ammazzandoti di fatica. [...] Roma pazza? Macche! Una bufala quella del "non si sa mai che Roma sarà". Luogo comune che passa di bocca in bocca. E' sempre maledettamente, disperatamente, la stessa Roma. Compassata, monocorde, monopasso, salvando Zaniolo, (lasciato incomprensibilmente fuori a metà partita) e poco altro. Sotto di un gol, in assenza totale di gioco, ci si riduceva a sperare nella botta isterica di , stile , solo contro tutti, e quasi funzionava. [...] Siamo stati i primi a lanciare l'allarme, forse anche brutalmente, mai abbastanza, sulle malefatte del Sivigliano. Vogliamo essere gli ultimi a dimenticarlo. Roba passata? Col cavolo! [...]

La Roma forse non potrà chiedere i danni a Monchi, ma saranno i danni che non lasceranno la Roma, chissà per quanto tempo. Operazioni scellerate sul piano economico, tecnico e tattico. Ma il vero danno, conferma definitiva ieri a Ferrara, è il deficit di personalità [...].

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