Dzeko e Schick, un pomeriggio per risentirsi una vera coppia

16/03/2019 alle 13:02.
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IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Una novità fino ad un certo punto. Perché se la curiosità di vedere insieme e Schick dal primo minuto è il tema tattico principale di Spal-Roma, ci si dimentica che i due hanno già giocato insieme. E più di quanto si possa pensare o ricordare. Durante la gestione di , Edin e Patrik sono partiti titolari insieme 10 volte su 87, con un ruolino molto interessante (6 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta). Titolarità che non contemplava, però, giocare uno al fianco dell'altro. Con il o il la sostanza cambiava poco: centravanti e Schick attaccante esterno. Ci sono state però altre 13 volte, nelle quali uno dei due è subentrato in campo (10 volte il ceco e 3 il bosniaco) e ha giocato in coppia con il compagno. A differenza delle 10 gare nelle quali i due sono partiti dall'inizio, nella quasi totalità di queste 13 occasioni Schick e lo hanno fatto giocando uno al fianco dell'altro, con un modulo molto offensivo che prevedeva due attaccanti in linea e due ali a supportare l'azione.

FILO CONDUTTORE Nel conteggio, per avere un quadro più credibile, non sono state considerate altre 7 volte (per un totale di 85 minuti) in cui chi dei due subentrava, ha giocato spezzoni di gara al di sotto dei 25', compresi i recuperi. Analizzando quindi queste 13 occasioni (381 minuti), i risultati sono un po' diversi: appena un successo, 4 pareggi e 9 sconfitte. Se è vero che questa formula è stata utilizzata spesso e volentieri per recuperare un risultato, è altrettanto vero che di rado la Roma c'è riuscita.
Per questo motivo sarà interessante capire come intenderà far giocare Schick e oggi a Ferrara, dove il club ricorderà Taccola con una maglia speciale a 50 anni dalla scomparsa. Se in linea, come sembra, oppure con Patrik leggermente dietro Edin. Schierare due attaccanti è stato il filo conduttore tattico nella carriera del tecnico di San Saba. Senza voler tornare agli anni 90 con il , nella prima esperienza a Trigoria, Sir Claudio fece convivere Toni e Vucinic (bocciando Baptista). All' provò con Milito-Pazzini, replicando con Riviere-Falcao al Monaco la stagione successiva. Quello di rilanciare l'attaccante ceco, diventa quindi una necessità per , sapendo che in rosa non ci sono alternative. , uno che per caratteristiche potrebbe agire da seconda punta, non ama quel ruolo. L'addio al Monaco ne è la conferma.

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