Il calcio in analisi. I "tattici": ecco chi sono e cosa fanno

09/01/2019 alle 15:42.
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Gli invisibili sono uomini di 30, 40, magari 45 anni con gli anticorpi alla nausea da pallone. Si chiamano «match analyst», «video analisti» o più semplicemente «tattici» e sono invisibili perché nessuno parla di loro. [...] Il tattico è una figura particolare: un vice allenatore con un filamento di dna di un tecnico informatico o un occhio da scout (e se ha una vocazione da spia, non guasta). Ieri, per la prima volta, i video analisti di Serie A e B si sono trovati a Coverciano per un incontro in cui scambiarsi opinioni e magari pianificare la nascita di un’associazione di categoria.

Maurizio Viscidi, coordinatore delle nazionali giovanili, ha rispolverato un’antica definizione: «Il match analyst è il radiologo del calcio». Traduzione: analizza la sua squadra, segnala che cosa non va ma non interviene. Un match analyst studia i propri calciatori e (soprattutto) gli avversari, prepara i video tattici per il suo allenatore e quelli personalizzati per i giocatori, analizza le migliaia di dati a disposizione per una partita – metri percorsi, passaggi, palle recuperate… - e cerca di capire quali scelte di formazione farà il tecnico avversario. Poi studia i dati fisici della rosa, partecipa all’allenamento e magari, quando il centro sportivo si svuota, ri-accende il computer per dare una mano al direttore sportivo che cerca un terzino destro.

Tredici anni fa il match analyst in Italia sostanzialmente non esisteva. Poi Marcello Lippi ha chiesto ad Adriano Bacconi di andare in Germania al Mondiale 2006, Bacconi ha portato con sé Simone Beccaccioli ed è andata come tutti sanno. [...] Beccaccioli, oggi responsabile alla Roma, lavorava alla post-produzione dei video – un lavoro quasi cinematografico – ma ha sfruttato l’occasione e grazie alla passione ha fatto strada. [...] Luis Enrique, quando è passato dal Barça B alla Roma, ha innovato l’analisi video sfruttando conoscenze catalane. Riassume per tutti Gagliardi: «Noi italiani non siamo indietro nell’analisi tattica, come dimostrano i successi dei nostri allenatori all’estero. Sull’analisi dei dati invece abbiamo molto da fare. L’Inghilterra e la Germania, come gli Stati Uniti, sono molto avanti». 

[...] Se si parla di guadagno, invece… ci vuole calma. I tattici più importanti arrivano a cifre significative – diciamo oltre 50mila euro netti all’anno? – ma un ragazzo che comincia nelle categorie minori lavora per poche centinaia di euro al mese. Quasi come uno stagista.

(Gasport)

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