IL MESSAGGERO (S. CARINA) – Italiani ma non solo. Perché se un calciatore vale non c’è nazionalità che tenga. E così, nonostante il proposito futuro di Monchi è di ‘italianizzare’ la Roma, il ds rimane molto attento alle occasioni di mercato. Quella di Kabak rischia però di non essere più tale. Perché sul giovane turco è iniziata un’asta. Convinto da Terim a rimanere almeno sino a giugno - con tanto di dichiarazioni pro-media e tifosi nei giorni scorsi - su Kabak è iniziato l’inevitabile gioco a rialzo. Non c’è solo la Roma sul 18enne di Ankara, ma diversi club europei disposti anche a bypassare il discorso della clausola rescissoria (7,5 milioni) pur di aggiudicarsi il difensore. È il caso dello Stoccarda che secondo la Bild avrebbe offerto addirittura 11 milioni. Monchi è già stato chiaro da tempo con gli agenti del ragazzo: se parte l’asta, la Roma si tira fuori. Anche perché il rischio che il prezzo lieviti oltremodo è dietro l’angolo. Kabak interessa infatti anche al Manchester United, al Borussia Dortmund e al Watford. Anche l’Inter nelle settimane passate aveva effettuato un sondaggio ma poi si è defilata.
ANTE I GIALLOROSSI Intanto a Trigoria hanno aperto un nuovo capitolo sui padri ingombranti. Dopo Lamela, Bojan e Gerson, è il turno del papà di Coric. Ieri dalla Croazia gli sono state attribuite lunghe e circostanziate dichiarazioni, rilasciate a Index HR: «Volevamo lasciare a tutti i costi la Dinamo Zagabria che si era comportata nel peggiore dei modi con mio figlio. Avremmo accettato tutto tranne l’Italia e la Francia,ma purtroppo non abbiamo avuto scelta e siamo stati costretti ad accettare la Roma per andarcene il prima possibile. Ora Ante, nonostante alcune offerte (Parma e Chievo), mi ha chiamato e mi ha detto che la Roma non lo lascerà partire». Parole che una volta rimbalzate nella Capitale hanno creato il caso. Che il calciatore ha provato a spegnere smentendo il tutto via Instagram: «Le dichiarazioni attribuite a mio padre, per cui saremmo stati costretti ad accettare la Roma, non sono mai state rilasciate né da lui né da me. Sono stato onorato sin da subito dell’opportunità di vestire la maglia della Roma e il mio obiettivo è continuare a farlo più a lungo possibile».