La terra promessa a portata di mano

27/11/2018 alle 13:35.
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LA REPUBBLICA (M. CROSETTI) - È un bell’incrocio di destini questa Champions che stasera torna tra noi mescolando la Juve di Ronaldo, il Real senza Ronaldo e la Roma che a volte pare senza la Roma. Eppure basterà un punto alle due italiane per passare. Anche Inter e Napoli non sono lontane da una terra che non sembrava promessa nel giorno dei sorteggi, vuol dire che qualcosa si è mosso alla fine dell’orribile anno senza mondiale.

Ma la Juve senza opposizioni italiane ha perso l’ultima partita europea in casa col Manchester, assurdamente. Non può ricapitare. E la Roma scomparsa a Udine, neppure scesa in campo sabato non può non dare segni di vita contro un Real Madrid appena sconfitto 0-3 dall’Eibar, squadra basca che molti non avevano mai neppure sentito nominare. Lo spostamento di Ronaldo, vero asse di equilibrio globale, da Madrid a Torino pesa anche in questa diversa distribuzione di masse ed energia. Non averlo più è una voragine, averlo è una meraviglia, si sapeva ma forse non così tanto. La Juve possiede almeno due squadre quasi egualmente forti, ma quando serve giocano i titolarissimi, pure lei li ha, e stasera serve. Dybala dietro, accanto, insieme a Ronaldo e Mandzukic, poi facciano loro. Il capitombolo dal podio del Pallone d’Oro è l’unica rovesciata che Ronaldo avrebbe volentieri evitato, ma forse gli bastano i moltissimi palloni (di platino? diamante?) scaraventati in porta, già 9 in campionato più uno in Champions. E in allenamento mostra ogni giorno immagini da cineteca, peccato gli tocchi farlo a porte chiuse.

Intanto la Roma per bocca di Kolarov (ma siamo certi che dirigenti e allenatore non avranno gradito) manda a dire ai tifosi che non capiscono di calcio. Non bello. E comunque a volte basta poco per capire il pochissimo. Stasera un’augurabile vittoria giallorossa sarebbe assai facile da comprendere. Invece è impossibile capire cosa muova la mente di chi allo stadio sa solo insultare: oggi la Juve sotto perenne ricatto dei suoi peggiori ultrà rischia la squalifica della curva per la sfida del 7 dicembre all’Inter, il motivo è sempre lo stesso, razzismo. Torna la Champions e l’ultimo juventino ad alzarla è stato Vialli. Il calcio lo abbraccia forte dopo l’intervista al Corriere della Sera in cui ha rivelato il suo combattimento contro il cancro. I muscoli del capitano, e il cuore di tutti accanto al suo. Forza Luca.

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