ILTEMPO.IT (A. AUSTINI) - Ci mancava il caso Totti-Baldini. A poche ore da Roma-Frosinone, partita chiave per i giallorossi e per il futuro di Eusebio di Francesco, con un derby delicatissimo all'orizzonte, il dirigente toscano fa sapere di volersi dimettersi dal comitato esecutivo del club dopo aver letto le anticipazioni della biografia dell'ex capitano, che domani verrà presentata da Totti al Colosseo. Nel libro il simbolo romanista racconta che fu Baldini a decidere che la sua carriera da calciatore doveva terminare. Pallotta, contattato da Il Tempo, cade però dalle nuvole: "Franco si dimette? Non me lo ha mai detto. E comunque, se lo facesse respingerei le sue dimissioni".
Ma la decisione di Baldini, stando a Il Romanista che ha riportato la notizia nella sua edizione online nel primo pomeriggio, sarebbe ormai presa. L'ex dg giallorosso sarebbe quindi in uscita dal comitato esecutivo del club in cui era entrato da pochi mesi, dopo che in questi anni era tornato a lavorare per Pallotta in qualità di consulente. Ruolo che quindi, sulla carta, potrebbe continuare a svolgere pur uscendo dal comitato esecutivo. Baldini non vorrebbe infatti un incarico ufficiale nella società dove ora lavora come dirigente lo stesso Totti, che nel suo libro racconta di una riunione londinese risalente a luglio 2017, in cui Baldini "avrebbe rivelato al giocatore - si legge su Il Romanista.eu - di essere stato lui a spingere per il suo ritiro dal calcio. Baldini ieri lo ha saputo e ha pensato di dover risolvere l'ambiguità di lavorare per lo stesso Club per cui lavora Totti e tirandone le conseguenze si è dimesso dal Comitato Esecutivo della AS Roma, nella speranza di ridurre tutta la storia ad una vicenda personale tra lui e l'ex capitano, piuttosto che trasformarlo in un problema del club. Baldini non rilascia interviste da quando ha lasciato la Roma nel 2013 e strappargli un commento sulla vicenda è stato impossibile. L'unica sua reazione riportabile è in pieno stile criptobaldinesco: "È parola di Capitano, non vedo come possa discuterla con la minima speranza di seminare almeno un dubbio"".