Pallotta a De Laurentiis: «Cosa si sta fumando?»

18/08/2018 alle 13:17.
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IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Uno scenario, quello disegnato dal presidente del , Aurelio De Laurentiis, in un'intervista («Ho il dubbio che il vero proprietario della Roma sia anche quello del Liverpool. Me lo ha detto un uccellino qualche anno fa ma se così fosse queste due squadre non potrebbero nemmeno fare la ») che non poteva passare inosservato, soprattutto in un club come la Roma, quotato in borsa. Così la replica è arrivata direttamente dagli organi di comunicazione ufficiali della società giallorossa, Roma Radio, attraverso le parole del : «De Laurentiis dice che glielo ha detto un uccellino, ma francamente non so chi, mi viene da pensare che forse frequenta gli uccellini sbagliati. Forse dovrebbe parlare con gli usignoli, che cinguettano melodie e non sciocchezze. Mandiamo un saluto affettuoso a De Laurentiis, ad , che è sempre nel cuore di tutti noi romanisti, ed a tutto il . A cui facciamo un in bocca al lupo per il campionato, a lui come a tutte le altre squadre». Una risposta condita da un pizzico di ironia che poteva chiudere la questione. Ma non è stato così. Perché nel pomeriggio, anche il presidente è voluto intervenire sulla vicenda. Lo ha fatto attraverso il profilo in lingua inglese del club, non andando molto per il sottile: «Cosa pensi stia fumando De Laurentiis laggiù a ? Se trova ancora quel piccolo uccellino, magari scoprirà anche che siamo i proprietari di Bayern o ». Il tutto con tanto di tag all'account ufficiale del presidente del .
RISPOSTA E CONTRO RISPOSTA - Non è la prima volta che De Laurentiis stuzzica la Roma. Durante la conferenza stampa di presentazione di , ad esempio, a chi gli faceva notare il diverso cammino in tra i due club, aveva replicato adducendo come i giallorossi fossero andati avanti «perché rispetto a noi sono stati favoriti dai sorteggi». Dichiarazione che, ricordando l'Atletico e il Chelsea nella fase a gironi, lo Shakhtar (che aveva eliminato proprio gli azzurri di Sarri) agli ottavi, il ai quarti e il Liverpool in semifinale, aveva strappato qualche sorriso. Poi, in pieno mercato, l'annuncio dell'offerta di 60 milioni per che a Trigoria, ancora oggi, smentiscono di aver ricevuto. Ieri, l'ennesimo affondo. E la sensazione è che non finisca qui.

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