Donnarumma-Olsen: critiche da parare

29/08/2018 alle 13:15.
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Oltre i gol incassati, sei ed equamente divisi, Donnarumma e Olsen si facciano un giro sui social dove c’è tutta un’altra serie di critiche da parare. Sempre di rete si tratta: Gigio e il collega della Roma, che venerdì saranno per la prima volta avversari, condividono oggi il medesimo destino. A Donnarumma rimproverano il pareggio subito a . (...) A Olsen addebitano invece il terzo gol subito due sere fa dall’Atalanta. (...)

A 19 anni Donnarumma ha iniziato la quarta stagione da titolare in Serie A al San Paolo: è bastato che Zielinski trovasse un angolo basso scoperto per rimettere Gigio nel mirino. Si è alzato invece il livello della critica: il punto non è se quel pallone fosse più o meno intercettabile, ma il fatto che Donnarumma non si sia vestito da supereroe. Le pretese sono eccezionali: a Gigio si chiede ogni domenica di trasformarsi in divinità per compiere interventi prodigiosi. Viceversa, viene rispedito sulla terra. (...)

L’eredità di non era certo facile da gestire. Lo sapeva Olsen, lo sapeva la Roma e lo sapevano mediamente un po’ tutti. E non poteva che essere così, vista la qualità del brasiliano. Olsen, però, era ed è ancora sicuro di poter tenere lontani i fantasmi del passato, forse anche perché a Roma è arrivato con l’etichetta di mister clean sheet, visto l’alto numero di partite in cui ha tenuto imbattuta la sua porta. (...) Poi, però, sono iniziate le partite vere ed allora qualche dubbio è venuto fuori.  Con il Torino, ad esempio, ha rischiato il patatrac su un tiro di Baselli (presa «scivolosa», con il pallone che gli è sfuggito di mano ed è uscito di un soffio), contro l’Atalanta è apparso approssimativo sul gol del 3-1 di Rigoni, un sinistro infilatosi proprio sul suo palo. Che poi soffrisse sulle palle basse un po’ si sapeva ed è anche lì che sta cercando di lavorare Marco Savorani, il dei portieri della Roma. Olsen non si arrende, anche se il fatto che ancora non parli l’italiano (ma lo sta studiando assiduamente) lo limita molto nella guida della difesa e nell’interazione con i compagni di squadra. (...)  In attesa di momenti migliori, insomma, per ora bisogna far passare la burrasca. Che poi vuol dire cercare di piazzare una prestazione convincente a San Siro contro il Milan. Se Gigio farà lo stesso potrebbe finire senza gol, con buona pace anche della rete.

(gasport)

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