Roma, la testa ormai è già alla prossima Champions

06/04/2018 alle 13:37.
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LEGGO (F.BALZANI) - Martedì la Roma, a meno di miracoli, ascolterà per l’ultima volta in questa stagione la musichetta della . Ribaltare il 4-1 del Camp Nou d’altronde è un pensiero che non accarezza neanche gli animi più ottimisti a Trigoria. Il ritorno da è stato un mix di recriminazioni (tra errori individuali ed arbitrali), rimpianti e consapevolezza di aver tenuto testa per almeno un’ora ai fenomeni catalani. Quest’ultimo aspetto tranquillizza che non teme ripercussioni psicologiche e che da qui al 20 maggio, oltre a cercare di fare bella figura al ritorno dei quarti, dovrà far sì che quella musichetta possa tornare a suonare all’Olimpico entro la fine del 2018. Per farlo la Roma dovrà mettere da parte l’amarezza per la probabile eliminazione in Europa e difendersi dagli attacchi di e Lazio nelle prossime otto giornate di campionato. A partire da domani contro la (sarà ricordato Astori con un video) quando saranno ancora assenti  e Under. Il belga sente dolore al flessore sinistro e ieri ha svolto solo lavoro individuale, il turco rischia pure di saltare il derby del 15 aprile. Un po’ di turn over, quindi, Eusebio sarà costretto a farlo ma senza esperimenti o rischi. Tradotto: le chance per i vari Gonalons, Gerson o Schick sono finite. Ora c’è da difendere il terzo posto e il calendario dei prossimi due weekend non è certo semplice prima della discesa finale (, Spal, Chievo, Chievo, Cagliari, e ). Formazione tipo quindi contro la e turni no stop per . L’uomo che a gennaio doveva essere venduto e che oggi con 19 gol stagionali, di cui 5 in  (un record nella Roma), rappresenta l’unico terminale offensivo. Anche di questo, in ottica futura, Monchi parlerà con , atteso a Fiumicino domani. Il presidente ha parlato di “sfortuna” contro il , ma se la Roma vuole competere a certi livelli dovrà investire sul mercato per dare a una rosa più completa. Il tecnico per quasi tutta la stagione ha potuto contare su un solo terzino di ruolo (Kolarov) e pure il centrocampo avrà bisogno di una rinfrescata. Ieri su social e radio non sono mancate le critiche a  e . Il capitano in questa stagione si è macchiato di errori madornali (l’autorete con la Svezia nella qualificazione Mondiale, l’assist involontario a Insigne in , l’espulsione a Genova e l’autogol del Camp Nou) mentre l’olandese sembra la brutta copia di quello ammirato nel primo anno di .

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