Walter Zenga fa da sé e fa per tre. Per il suo lavoro, per il Crotone e per il cuore: scegliete voi l’ordine, ma certamente sarebbe peccato mortale in questo incrocio di domenica pomeriggio dimenticare l’Inter, che della Roma è rivale nella corsa Champions. C’è un ostacolo in più per Eusebio Di Francesco, c’è una motivazione in più per il tecnico del Crotone, l’idea fissa di regolare i conti con la Roma e annullare quel problemino causato a Spalletti un mese e mezzo fa. Sì, perché il vantaggio attuale in classifica dei giallorossi sui nerazzurri, in parte, è dovuto anche a quel pareggio che Zenga impose all’Inter il 3 febbraio, 1-1 a San Siro, gli applausi della sua gente, i fischi su Perisic e compagni, la Roma che ringrazia e guadagna punti. (...) La gara di oggi non farà curriculum, ma in qualche modo è come se Walter parasse ancora: non un tiro, ma un’avversaria. «Se potessi giocherei anch’io – ha detto Zenga nella conferenza di due giorni fa –. Queste sono sfide che vanno giocate con serenità, ma allo stesso tempo con attenzione: non molleremo di un centimetro». In fondo la vittoria larga contro la Samp ha restituito certezze: non è un caso che la formazione di oggi sarà un copia e incolla rispetto a domenica scorsa. E hai visto mai che l’aiuto non risulti...doppio: oggi Spalletti affronta la Samp, magari avrà preso spunto dal Crotone di Zenga. Occhio Roma, questa è terra di trappole.

(gasport)