Belli come un sogno brutti come un incubo. Roma, cosa sei?

22/02/2018 alle 15:16.
gol-shakhtar

Come nei sogni più articolati, quando prendi confidenza con la donna (o l'uomo, a seconda dei gusti) della tua vita e si vede che è la giornata giusta e lei ti sorride e ti guarda e ti bacia e tocchi il cielo con un dito ma poi all'improvviso, senza una ragione né un motivo, senza niente, scivola via tutto a poco a poco, l'immagine diventa sfocata, tra le mani non ti resta nulla, né lei né il cielo e ti svegli sudato e pensi a quanto sarebbe stato bello continuare quella prima parte di sogno. Ancora una volta la  ti dice che meriti di stare tra le stelle d'Europa e poi sembra volerti ricacciare indietro. Per la 25' volta consecutiva hai preso gol in trasferta, otto volte delle ultime nove sfide a eliminazione diretta sono andate di traverso, per la quarta volta su cinque ti arrendi allo Shakhtar, non al . Anche nella sera in cui tutto andava alla perfezione. (..) Così alla fine si deve ancora una volta ringraziare  che forse non sarà stato tempestivo a volare sulla punizione di Fred ma su tutti gli altri interventi è stato perfetto. La consolazione è che il risultato è ribaltabile. A patto di cominciare e finire la partita con la stessa convinzione. Si chiama mentalità vincente. Rivedere la partita di stasera, in questo senso, può essere più utile di dieci allenamenti. (..)

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(Il Romanista - D. Lo Monaco)

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