Totti, il jolly del marketing in video a sedurre gli sponsor

05/12/2017 alle 14:06.
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LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Una mano alla Roma per centrare gli ottavi contro il Qarabagnon non potrà darla, stasera. Eppure Francesco  con la Roma gioca ancora. Glielo ha chiesto , consapevole del fascino che quel nome esercita. Oggi è (anche) lui l’allenatore a cui Francesco regala i suoi gol. L’ultimo potrebbe portare a Trigoria il main sponsor che manca da 5 anni. I contatti sono fittissimi, in particolare quelli con una vecchia conoscenza: la Turkish Airlines, vettore di Istanbul che già due stagioni fa fu vicino a trovare un accordo con la Roma. Per convincerne i vertici, a Trigoria hanno giocato il jolly: un video con  che promuove il marchio turco. Di filmati simili a dire il vero Francesco ne ha girati molti, per i vari interlocutori contattati in questi mesi. Con la Turkish ha attecchito particolarmente: c’è anche chi racconta che Kaithlyn Colligan, che gestisce il polo commerciale del club a Londra, volesse portare  con sé, due settimane fa, quando insieme al direttore commerciale della Roma Luca Danovaro è volata a Istanbul per trattare con i vertici della compagnia di bandiera turca. Alla fine i due manager romanisti sono partiti da soli e avrebbero gettato le basi per un accordo. Che però non è ancora definito, anche perché proseguono i contatti anche con altri soggetti, di origine orientale, leader nel mercato della telefonia e delle nuove tecnologie.  I dirigenti di Trigoria per concedere lo spazio sulla maglia, vuoto dai tempi di Wind, stagione 2012- 13, chiedono almeno 7-8 milioni. E sperano di chiudere un accordo per la seconda fase delle coppe europee: affrontare gli ottavi di garantirebbe quindi un maggior potere contrattuale. Insomma la missione di , oggi, ha anche risvolti economici. Ma oltre ai soldi quelli di un eventuale sponsor e quelli che l’Uefa attraverso premi e market pool le farà incassare, una sessantina di milioni in tutto dall’inizio della manifestazione – c’è in palio quella dimensione europea che la Roma rincorre inutilmente da anni. Il cammino europeo ha mondato il curriculum dal fango delle goleade subite con  in panchina contro Bayern e : ora serve un passo in più. Il  col Qarabag andrà in vacanza: serve vincere per l’aritmetica certezza di giocare gli ottavi. Se poi il successo fosse combinato a un ko del Chelsea contro l’Atletico ,  chiuderebbe addirittura il girone al primo posto. Pensieri che fanno dire all’allenatore che «il destino è nelle nostre mani e nei nostri piedi» . Forse inconsciamente s’augurerà però che il Chelsea riesca almeno a pareggiare, visto che un passo falso degli spagnoli qualificherebbe la Roma a prescindere dal punteggio dell’Olimpico. Di certo, uno scenario tanto roseo non se lo aspettava nessuno dopo i sorteggi del 24 agosto, ancora meno dopo il traumatico addio di . Vederlo in testa non sorprende : «Da noi ha fatto dei casini con  di cui abbiamo risentito, ma sostituirlo era difficile. Non impossibile, visto com’è partito ». Ora, deve pure arrivare.

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