ILTEMPO.IT (F. M. MAGLIARO) - La data va segnata sul calendario: bocciati tutti e due i vincoli sull’ippodromo di Tor di Valle. Tramonta definitivamente il “vincolo Eichberg” (dal nome di Margherita Eichberg, soprintendente che aveva avviato la procedura), quello “architettonico” sulle Tribune dell’Ippodromo e sul sedime della pista, promosso da Italia Nostra e dal compianto professor Giorgio Muratore.
Dopo che, il 15 giugno scorso, la Soprintendenza romana, accogliendo il parere della Conferenza dei Soprintendenti, aveva archiviato la richiesta di apporre il vincolo, Italia Nostra, promotrice dell’istanza, aveva presentato “ricorso per via gerarchica” alla Direzione Generale del Ministero dei Beni Culturali.
I termini erano scaduti lo scorso 17 settembre senza che si giungesse a un responso: unica notizia trapelata era quella che voleva l’Ufficio legislativo del Ministero confermare la correttezza procedimentale dell’archiviazione decisa dalla Soprintendenza.
Oggi è arrivata la conferma: il vincolo Eichberg è archiviato. Unica strada potrebbe essere il costoso ricorso al Tar contro le decisioni del Mibact: probabilità di successo, infime. Il vincolo, se bisognava apporlo, doveva essere indicato nel 2014, in sede di Conferenza dei Servizi preliminare. All’epoca, invece, ci fu un totale silenzio sul problema ippodromo che, certo, non può essere considerato un’opera “da scoprire”.
Il “ravvedimento” del 2017 - così come confessato dalla stessa Margherita Eichberg proprio in un’intervista a Il Tempo - è tardivo ed espone il Mibact solo al rischio di pagare un cospicuo risarcimento danni ai proponenti. E, salta anche il secondo, il “vincolo Galloni”, quello che avrebbe riconosciuto le tutele legate alle norme di salvaguardia del diritto d’autore a Clara Lafuente, erede dell’architetto Julio Lafuente, uno dei progettisti dell’Ippodromo di Tor di Valle. Spariscono, così, tutti e due i “vincoli” che pendevano sul progetto della Roma di costruire il suo Stadio a Tor di Valle. Due elementi in meno da considerare nella discussione della Conferenza dei Servizi che si riunirà, presumibilmente per l’ultima volta, nella due giorni di lunedì 4 e martedì 5 dicembre per il via libera finale al progetto.