Show a casa Conte, la Roma sfiora il miracolo e vede gli ottavi più vicini

19/10/2017 alle 15:46.
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LA STAMPA (G. BUCCHERI) - Bella, intensa, carica di magie e suggestioni. La notte di Londra è uno spettacolo perché la Roma ha scelto di giocare come pensa e lo ha fatto a briglia sciolte e con intensità: il tutto in casa dei campioni d’Inghilterra, non nel loro momento d’oro ma comunque abituati a vivere questi appuntamenti più di un gruppo in cerca di una propria identità europea. Chelsea e Roma hanno avuto la spinta per farci divertire già negli spogliatoi, quando è arrivato il verdetto di Baku: il niente di fatto (0-0) dell’Atletico sul campo del Qarabag, la cenerentola del girone, apre, di fatto, la strada per la qualificazione agli inglesi e serve il migliore degli assist ad una Roma che, ora, può cominciare a fare i calcoli da qui all’ultima gara di dicembre.

Spettacolo senza calcoli Se la sfida di Manchester fra il City ed il doveva essere (ed in parte lo è stato) uno show annunciato, a distanza di poco più di due ore di treno, e ventiquattr’ore dopo, sono le luci dello Stamford Bridge ad accendersi su un duello che, forse a sorpresa, si trasforma in un incontro più intrigante perché giocato bene e alla pari. Chelsea e Roma arrivano entrambe «ferite» da un sabato nero: difficile quello dei ragazzi di , sconfitti sul campo dell’ultima in classifica, molto meno quello giallorosso, ma soltanto perché perdere in casa con il di questi tempi ci può stare. L’ex ct azzurro abbraccia con affetto i suoi allievi in Nazionale (bello il saluto prima del via a , ed ) e disegna un Chelsea obbligato: i ko di Kanté e Moses lo costringono a chiedere a David Luiz di svolgere i compiti del vecchio mediano davanti alla difesa. lancia Gerson (solo pochi minuti in campo a San Siro contro il Milan fino ad ora in questo ruolo) come esterno alto perché non ha nelle gambe due partite in quattro giorni e dà fiducia a Gonalons nel ruolo di regista perché deve tirare un po’ il fiato.

: «Notte splendida» Il coraggio che è mancato al davanti a Guardiola per un’ora abbondante, la Roma lo mette in mostra fin dal via: è ispirato, i movimenti di fanno sbandare la retroguardia di casa (rivedere lo scatto del bosniaco per confezionare un gioiello alla ) e, in mezzo, e Gonalons guadagnano metri in corso d’opera. Il Chelsea segna e va in fuga, ma non convince e prova a rimescolare le carte modificando l’assetto tattico: linea a tre davanti per provare ad impensierire i giallorossi e più palleggio in mezzo al campo per spezzare il ritmo della Roma. Risultato? fa il gigante e in sei minuti porta i compagni a ribaltare la notte dopo la rete di Kolarov che aveva reso più dolce l’intervallo. L’attaccante non aveva mai segnato ai Blues e lo ha fatto nella gara numero 100 da romanista: «È stata una notte splendida per noi - dirà dopo -. Però potevamo anche vincere». Il Chelsea ha l’orgoglio dei grandi e riesce a non finire gambe all’aria davanti al proprio pubblico. La Roma torna a casa con l’autostima al punto più alto della gestione : per portare il gruppo sulle proprie idee non c’è niente di meglio che spaventare i campioni dell’ultima Premier League. E farlo senza , Defrel e Schick è ancora meglio.

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