Perotti, un errore che costa 10 punti

24/09/2017 alle 13:34.
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IL MESSAGGERO (A.ANGELONI) – Ma guarda un pò, è sparito il musino (cit. ). Quel musino che non gli "permetteva" di giocare a destra e che esibiva quando veniva cambiato o alla prima partita in cui finiva in panchina. Oggi Diego gioca a destra, corre come un pazzo, si adegua alla ineluttabile legge del e non sbaglia una partita. Non mostra il musino, e qui avrebbe anche ragione, quando si procura un taglio sulla caviglia (dieci punti disutura e se ne è accorto a fine partita). Anzi, se lo porta dietro per tutto il secondo tempo e, come se nulla fosse, non abbassa il rendimento. Continua a correre e si diverte nei giochi di prestigio. Stavolta, va bene pure quando sbaglia: si inventa una rabona bellissima ma inutile, che poi d’incanto lo diventa perché il prode Larsen pensa di addormentarsi regalando il gol a . Diego non sbaglia nemmeno un rigore "sbagliato": tiro perfetto, che finisce sul palo. Primo suo errore dal dischetto. E in serata mostra la foto della ferita e dice, ridendo: «Ora so perché ho sbagliato il rigore…». Nello spogliatoio il vento è cambiato, ci sono meno veleni, più sorrisi. E addio ai musini.

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