La Roma fa 4 salti sul materasso del Benevento. Dzeko e harakiri

21/09/2017 alle 13:26.
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L’impressione è che la Roma – sulle ali di uno sfolgorante (5 gol in 4 partite di campionato) – abbia già preso la rincorsa per i piani nobili della classifica, mentre il gruppo campano si avvii a un malinconico stillicidio, che la pessima qualità dei numeri racconta già: 0 punti, 14 reti subite e una sola segnata. Nel primo tempo la fasce diventano terreno di conquista, con le prime due reti costruite proprio in questo modo: il primo assistman è Kolarov per al 22’, il secondo invece è Bruno , che costringe Lucioni all’autogol proprio per anticipare il bosniaco. Un «uno-due» che mette k.o. persino lo spirito dei campani, che pure al 18’ – a causa di una palla persa da – avevano trovato Cataldi libero di tirare da ottima posizione. Il resto è poca roba, mentre già nel primo tempo la Roma mette in cronaca una parata di Belec su testa di servito da e un palo dello stesso centravanti. La ripresa, poi, dura virtualmente 7 minuti. Il tempo che Memushaj si faccia rubare palla da , che batte Belec con un bel tiro a giro. Insomma, a quel punto lo sforzo di Baroni di ridisegnare la squadra col 4-5-1 – spostando lo stesso Memushaj interno per infoltire la mediana e piazzando a destra Puscas – non serve a nulla, perché la partita finisce qui. C’è tempo solo per registrare la solita accelerazione di Kolarov che mette al centro per , a cui Venuti ruba il gol con una autorete.

(gasport)

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