Roma, luci a intermittenza

11/08/2017 alle 13:22.
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IL MESSAGGERO -  La Roma in casa del Siviglia per il trofeo Puerta cade per la prima volta in stagione nei tempi regolamentari (2-1), dimostrando di aver ancora tanto bisogno di lavorare. La manovra è apparsa poco fluida, specie nella fase offensiva, e – ancora una volta – sono emersi difetti nella fase difensiva, con  non esente da colpe su entrambe le reti dei padroni di casa. Ricapitolando, dalla Roma ci si aspettava qualcosa di più, con alcuni nodi tattici ancora da sciogliere. Specie a centrocampo, reparto in cui , ad esempio, deve trovare la giusta dimensione. Qualche indicazione positiva c’è stata, ma la squadra non è ancora almeglio della condizione.

PIEDI INVERTITI –  in avvio si è affidato al suo abituale , con la linea di difesa formata, da destra a sinistra, da Bruno , , Moreno e KolarovDeRossi perno del centrocampo a tre, con  sulla destra e  a sinistra (piedi invertiti per le due mezzali), quindi Defrel e  esterni ai fianchi di . Una Roma dall’atteggiamento molto compatto, coperta dietro e pronta, all’occasione, a ripartire in avanti. Difesa alta, buona gestione della fase di non possesso ma qualche impaccio di troppo con la palla tra i piedi. Tra i meno precisi, e un pochino fuori contesto, , spostato sulla sinistra. Il belga ha faticato moltissimo a trovare la giusta posizione e i tempi per la giocata, finendo così per manovrare molto spesso la palla all’indietro. I due esterni d’attacco si sono sacrificati tanto nella fase di non possesso, stesso discorso per , costretto per esigenze tattiche, ad inseguire sempre il primo portatore di palla del Siviglia. A destra, Bruno  ha provato più volte a sprintare (molto calato nel finale, però), dando copertura, meno arrembante dall’altra parte Kolarov. In fase di conoscenza e studio la coppia -Moreno. E’ stata necessaria più una mezzora abbondante per vedere la Roma più spigliata verso la porta di SergioRico. Poco brillante, questo è certo, la squadra di  e, spesso, troppo attenta a proporre in campo quanto studiato in allenamento. Un paio di volate di , una punizione dal limite di Kolarov destinata al sette con tuffo vincente del di casa, bravo poi a bloccare un sinistro in diagonale di . Roma addirittura sprecona quando si è trovata a tu per tu con Sergio Rico, ma nessuno tra Defrel e  ha avuto l’idea di calciare quasi a botta sicura. Dall’altra parte, una parata i due tempi di  su Montoya e, proprio in avvio, un pallonetto morbido di Correa, scattato al di là del muro romanista, bloccato non senza affanno dal brasiliano.

UNO-DUE…E TRE – Apertura di ripresa senza cambi in casa Roma e palo di Defrel con un sinistro basso dal limite. , sfiancato dalla corsa, non riesce a sfruttare un invito delizioso di  a due passi dalla linea bianca. Dopo un’ora abbondante, i primi cambi di Di Francesco. E gol dei padroni di casa con Escudero, dopo un taglio nel cuore della difesa della Roma e  poco reattivo sul primo palo. E poi raddoppio di Nolito, con un altro errore del brasiliano ancora sul primo palo. Allo scadere la rete di , con un destro largo sul palo lontano.

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