Gli occhi della Var sulla A: ecco come

27/07/2017 alle 14:44.
rizzoli-arbitro

Dal prossimo 19 agosto la tecnologia in aiuto degli arbitri entrerà a far parte della Serie A per la prima volta. Il presidente della FIFA, Gianni Infantino non ha perso tempo dopo l’uscita di scena di Blatter e Platini, introducendo già nel marzo 2016 l’utilizzo del Video Assistant Referee, autorizzato dall’Ifab, organizzazione che ha il poter di cambiare le regole del pallone. La FIFA vorrebbe utilizzarlo al Mondiale del 2018 ma prima doveva provarlo e la Serie A si è da subito offerta per la sperimentazione.

Come funziona:

1- In quali casi si farà ricorso alla moviola in campo?

Per verificare la regolarità del gol; sul rigore assegnato e non; sulle espulsioni (mancate o sanzionate in modo sbagliato); sugli scambi di persona. La tecnologia potrà modificare la decisione dell’arbitro solo per evitare un chiaro errore.

2- Per quale motivo?

In caso di azione controversa o interpretazione dell’arbitro in campo la moviola dovrà astenersi. L’arbitro potrà al massimo rivedere l’episodio al monitor.

3- L’arbitro potrà utilizzare la tecnologia in prima pesona?

Certo, potrà cambiare la propria decisione attraverso il consiglio dei colleghi Var o rivedere il replay.

4- Richiederà lui l’intervento del Var?

Non è necessario, può richiederlo ma possono essere direttamente i Var ad avvisarlo in caso di possibile errore chiaro.

5- Quanti saranno gli arbitri Var per le gare di A e i loro nomi saranno resi noti?

Due arbitri Var per gara e la designazione sarà pubblica.

(gasport)

Clicky