Roma, cinquina da Champions

21/05/2017 alle 14:21.
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IL MESSAGGERO (U. TRANI) -  L’unica manita stagionale, 5 a 3 in rimonta contro il Chievo al Bentegodi, non è fine a se stessa: la Roma, con il 3° successo di fila in campionato (il 7° consecutivo in trasferta), si tiene stretto il 2° posto che garantisce l’accesso diretto alla . A una giornata dal traguardo è ancora avanti al (+1) e soprattutto vicinissima alla (-1) che nel pomeriggio, ospitando il Crotone allo Stadium, avrà il nuovo match ball per lo scudetto.

TIRO AL BERSAGLIO , aspettando il verdetto di Torino, si gode intanto il suo attacco da favola: sono 121 le reti di quest’annata (87 in A, eguagliando il record della Roma del 1930-31, 25 in Europa League e 9 in Coppa Italia). Solo il Torino, stagione 1947-48, ne ha segnati di più: 125. Dopo 12 poker, i giallorossi si sono migliorati nell’ultimo viaggio stagionale. Doppiette di (4 reti nelle ultime 3 gare) e prima dell’acuto finale di (capocannoniere del torneo con 28 gol e 38 totali). Nel pomeriggio, prima della raffica, la nuova sbandata della difesa. Errori individuali e anche di squadra.

COPIONE SPAVALDO , recuperando , ha riproposto il . Ma, in partenza, senza . Da trequartista, ha schierato , al rientro dopo le di . Lo ha piazzato davanti a e . La formula, però, è sembrata eccessivamente offensiva, con ed El Sharawwy in linea con il centravanti. La Roma, spregiudicata nel sistema di gioco, ha dato subito l’impressione di non essere equilibrata. Anche perché il 4-3-1-2 di Maran è sembrato ben organizzato: difesa alta, reparti vicinissimi e tutti gli interpreti sotto palla. Il Chievo, dunque, si è sistemato nella proprio metà campo per aspettare e ripartire, appoggiandosi al dinamismo dell’intermedio mancino Bastien, alla qualità di Castro e Birsa che si muovono alle spalle di Inglese, bravo a giocare in profondità.

DOPPIA DISTRAZIONE Così, dopo la chance avuta da per il vantaggio, i giallorossi si sono ritrovati sotto perché la difesa, quasi in blocco, si è addormentata. ha perso il duello aereo con Inglese, e hanno ritardato la chiusura su Castro che, in solitudine, ha battuto . , sfruttando il velo di , ha piazzato presto il destro per il pari, rendendo inutile l’uscita di Sorrentino. Dietro, però, ha continuato a regnare la leggerezza e la superficialità. Sul cross da sinistra di Birsa, fuori posizione e in ritardo: stavolta ne ha approfittato Inglese, di testa. Prima dell’intervallo, il nuovo pari: ha colpito di sinistro, ma decisiva è stata la deviazione di Gobbi.

CORREZIONE IN CORSA Se Maran dopo l’intervallo ha voluto osare, cambiando l’attacco, con Pellissier al posto di Castro e Birsa arretrato da trequartista, ha pensato a sistemare meglio in campo i suoi interpreti, modificando il sistema di gioco. Ha abbassato davanti alla difesa, passando al 4-1-4-1, con ed affiancati a e . L’assetto rivisto, e adesso più bilanciato, ha certificato la svolta. Si è fatto male Gamberini, dentro Frey. Pochi secondi e la Roma ha ribaltato definitivamente il punteggio. Ancora merito di : taglio improvviso da destra a sinistra, partendo in fuorigioco, e aggancio volante prima del destro per il sorpasso, proprio come contro la . Ecco , fuori proprio , decisivo nella volata , e il 4-3-2-1 con cui chiudere la partita. Con , uscito poi per dar spazio a , e con , richiamato in panchina per accontentare il pubblico che ha preteso in campo . Il lungo applauso è stato solo interrotto dal secondo gol di Inglese

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