La Roma è un mondo di gol

22/05/2017 alle 13:17.
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IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Partiamo dal dato generico: la Roma targata segna tantissimo. Aggiungiamo poi una considerazione altrettanto generica: questo campionato è di basso livello, quindi è più facile per tutti essere migliori di sempre. C’è riuscita l’Atalanta, la (ovviamente), il e nel gruppo svetta la Roma spallettiana. Questo non per sminuire i dati, ma solo per contestualizzarli in un campionato ricco di record. Poi, i dati sono dati e tali restano. E soprattutto, quelli, vanno analizzati. Tornando all’incipit, la Roma segna tanto, più di tutte. E’ nell’indole di , che ha sempre proposto un calcio con maggiori attenzioni offensive che difensive. Le sue squadre segnano tanto e incassano troppo spesso. I gol in stagione sono 121 (87 in campionato, 1 nel preliminare di , 24 in Europa League e 9 in Coppa Italia, 168 nelle 74 partite con nell’ultimo anno e mezzo). E 95 sono stati realizzati dagli attaccanti, compreso , che Lucio ha inventato trequartista appena tornato sulla panchina della Roma ( proprio lo scorso anno, con non aveva ancora segnato: ha cominciato nella prima di Lucio col Verona, poi non si è più fermato). Novantacinque reti così distribuite: 38, 19, 14, El Sharawy 12, 9 e 3. Escludendo il capitano che ha giocato poco poco, solo è sotto la doppia cifra: ci si avvicina ma non la tocca. Anche se manca ancora una partita per riuscirci.

CONTINUITÀ La Roma va a segno in campionato da 20 turni consecutivi, l’ultima volta senza gol risale alla gara di andata contro la persa 1-0 allo Stadium lo scorso 17 dicembre: solo sei volte in tutto non è riuscita a segnare, Porto, , Empoli, Astra Giurgiu, Lazio, più appunto a Torino con la . si diverte, crea un assetto capace di mandare in gol un po’ tutti, a parte i portieri non sono andati in rete i difensori Mario Rui, , Vermaelem e Juan Jesus, più Grenier e Gerson. Ciò che ha funzionato meglio è proprio l’attacco che, nel corso della stagione, ha spesso cambiato assetto, mantenendo il punto fermo , che ora con i suoi 28 centri in campionato ha raggiunto Enrique Guaita al secondo posto dei bomber romanisti di tutti i tempi ed è a un passo da Rodolfo Volk che nel campionato ‘30-‘31 ne fece 29. Dicevamo è cambiato: la Roma è partita con il tridente pesante, , , poi ha giocato con una punta e due trequartisti, poi ha ridato un ruolo da titolare ad che, con le suoi 4 reti nelle ultime tre partite, ha contribuito tantissimo a consolidare la Roma al secondo posto.

SE NON CI FOSSE MOMO Gli ottantasette gol in campionato sono gli stessi della stagione 1930-1931 (torneo a diciotto squadre), quindi record eguagliato, con evidente (quasi scontata) possibilità di superarlo domenica prossima contro il . Su c’è da aprire un capitolo e non chiuderlo mai. Momo riesce ad essere decisivo quando c’è e la Roma risulta essere all’altezza quando non c’è e quest’anno l’egiziano, con la Coppa d’Africa, ha perso un mese di partite e in quale periodo la Roma vinceva, segnava (meno) e non prendeva reti. Momo è eccezionale sia in termini di reti che negli assist: ha partecipato attivamente a 11 gol della Roma nelle ultime 9 partite giocate in campionato, con 6 centri e 5 assist. A Verona ha firmato la sua quarta doppietta, la terza in campionato. In serie A ha giocato 80 partite, segnando 35 reti. Ma 15 in un campionato non li aveva mai realizzati. Numeri top, insomma. E non a caso, in Premier hanno ricominciato a mettergli gli occhi addosso. , quest’anno meno bene del girone di ritorno dello scorso campionato, ha contribuito con i suoi implacabili calci di rigore, ma su azione ha segnato solo una rete in Europa League. A parte questo, ultimamente ha pagato i non buoni rapporti con . Diego non gradisce troppo la panchina. Non è l’unico. E non solo a Roma. Visti i risultati, sarà il caso di farsene una ragione

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