Dzeko respinge il Napoli

08/05/2017 alle 13:11.
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LEGGO (F. BALZANI) - Si ritrova a San Siro la Roma di , su quel prato dove il 26 febbraio scorso sembrava essere diventata davvero grande prima di perdersi. Ieri a Milano i giallorossi hanno calato il poker e ritrovato il 2° posto a tre giornate dalla fine e a una settimana dalla sfida alla . Si è ritrovato pure che con una doppietta in mezz'ora ha superato se stesso (col Wolfsburg nel 2008) e diventando il giocatore più prolifico in una stagione della storia della Roma con 37 gol. Ah giusto, . ritrova la Roma, ma non ritrova il rispetto per il giocatore più importante della storia giallorossa.

Ieri era l'ultima passerella del capitano a San Siro, uno stadio significativo per lui. I tifosi milanisti lo hanno applaudito per 10 secondi durante la lettura delle formazioni prima di esporre uno striscione: «La Sud (rossonera, ndr) rende onore al rivale ». E hanno atteso nella ripresa il suo ingresso per alzarsi in piedi. Invece l'ultimo cambio, sull'1-3, è stato per . Sono volati fischi, e sono volati insulti sui social quando Rizzoli ha fischiato un rigore che avrebbe potuto calciare a 20 giorni dalla fine della sua carriera (forse). Le polemiche investono che a fine partita si sfoga così: «Se tornassi indietro non tornerei mai ad allenare la Roma, si parla solo di questo, mi portano pure gli striscioni a Trigoria. Quando lo faccio giocare 5' dite che lo prendo per il culo (letterale, ndr), a Palermo dite che aveva mal di schiena. Facciamo le votazioni e lo metto titolare. Era un po' il discorso di quando sono arrivato: Datemi la gestione di calciatore e non del campione. Ancora oggi non si sa il suo ruolo, eppure io lo chiesi alla società. Io dovevo vincere in tutti i modi la partita, questo contava e io ho visto la squadra che rincorreva».

Torniamo alla partita. La vittoria di ieri sera (non capitava dal 1954-55 che la Roma battesse le milanesi 4 volte su 4) è la sesta di fila in trasferta (record) e riporta i giallorossi sopra il dopo il derby perso e a una settimana dalla sfida con la , l'ultimo vero ostacolo prima del traguardo. «Dopo il derby il rischio di andare in depressione ce l'hai- ha aggiunto - Ero preoccupato, perché qui a Roma si vive quella grande passione che è difficile da gestire se non arrivano i risultati». Se la gode : «Sono stati 90' quasi perfetti. Possiamo battere la . Ho sentito un dolore al polpaccio». Preoccupano pure (distorsione alla caviglia) e (affaticamento muscolare).

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