IL TEMPO (A. SERAFINI) - La cosa non può ancora esser data per fatta, ma "la Roma è la squadra più vicina". Tanto vicina che il nuovo diesse Monchi sta da tempo lavorando alla costruzione della prossima stagione giallorossa, pronta ad entrare nel vivo appena lo spagnolo prenderà l’aereo che sancirà ufficialmente il suo trasferimento nella Capitale. In base agli ultimi impegni da sbrigare prima di lasciare Siviglia, Monchi si prenderà ancora qualche giorno di tempo prima di stabilirsi in maniera operativa a Trigoria e dare il via al triennale firmato fino a giugno 2020. Probabilmente già a partire dalle prossime settimane, quando verrà definita anche una parte dello staff che affiancherà il nuovo dirigente giallorosso. La possibilità da parte del club andaluso di concedere la rescissione contrattuale senza applicazione della clausola economica non permetterà infatti a Monchi di «sottrarre» altre risorse umane al Siviglia, un accordo condiviso emesso nero su bianco per garantire una continuità di strategie ed evitare nuove rivoluzioni all’interno della società che tanto ha amato. Oscar Arias, fedele braccio destro dell’area tecnica durante l’ultimo periodo di successi diventerà probabilmente il nuovo diesse del Siviglia, affiancato dall’altro fido collaboratore Miguel Angel Gomez.
Il taglio con il passato quindi sarà netto, ripartendo nella nuova avventura romanista soltanto con la personale rete di osservatori sparsi in giro per il mondo e con le figure professionali già operative a Roma. A partire da Ricky Massara, con cui sono state scambiate le prime idee e opinioni durante il vertice londinese organizzato, proprio per l’occasione, dal presidente Pallotta. Monchi accetterebbe di buon grado l’aiuto di un dirigente che conosce bene le dinamiche italiane e che possa aprire una linea di contatti diretta con gli addetti ai lavori che operano nel nostro campionato. Per questo la società è intenzionata a offrire il rinnovo all’attuale diesse inserendolo all’interno della direzione sportiva che rimarrà sotto lo stretto controllo di Monchi. Pallotta spera di ricevere una risposta positiva da parte di Massara, considerato l’uomo giusto per integrarsi nel nuovo progetto tecnico. Lo spagnolo è stato informato della trattativa avanzata da tempo con l’Atalanta per Kessié, l’unico obiettivo su cui finora i giallorossi hanno mosso i passi più concreti.
La lista dei profili ideali da stilare in vista della prossima stagione verrà determinata invece inseguito, perché come ha ripetuto più volte Monchi: «Il direttore sportivo deve essere nelle mani dell’allenatore, se le strade prendono direzioni differenti il fallimento è assicurato». Quindi in attesa di registrare una volta per tutte la volontà di Spalletti, anche «Ramon» ha cominciato a sondare e valutare i profili più adatti a cui poter affidare, in caso, la panchina romanista. Preferibilmente rimanendo tra i tecnici con un’esperienza approfondita della Serie A. L’incontro andato in scena tra il consigliere Baldini e Sarri (il primo nella lista dei preferiti) non riuscirà probabilmente a smuovere le intenzioni del patron del Napoli De Laurentiis, mentre le proposte arrivate per via traverse da Mancini e Prandelli sono state lasciate in secondo piano insieme alle piste Montella e Di Francesco. Sul viale del tramonto anche il sogno Sampaoli, primo indiziato nella corsa alla nazionale argentina dopo l’esonero di Bauza.