Nucci, dallo Strega al no a Tor di Valle: «Posto pazzesco»

23/03/2017 alle 13:42.
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Che cosa c’entra però il nuovo impianto romanista con Matteo Nucci, candidato dalla casa editrice Ponte alle Grazie al Premio Strega? Facile: il suo romanzo è ambientato proprio a : «Parliamo di un luogo storico di Roma, un’area in cui davvero si respira la romanità in ogni suo aspetto e smantellarla per costruirci uno stadio mi pare assurdo. Per quanto dico che da romanista abbiamo bisogno di una casa tutta nostra, è inevitabile nel calcio moderno». Dove, allora? «Il mio sogno sarebbe stato Testaccio, cuore della Roma tifosa, ma ripeto, non , anche Tor Vergata sarebbe andata bene. Il luogo del mio romanzo l’ho scelto nel 2009 e ho subito visto questo posto pazzesco, così diverso dalla Roma a cui siamo abituati, ma al tempo stesso così rappresentativo della città che esisteva una volta. Senza argini. E ho iniziato a scrivere questa storia nel 2011, mi è entrata dentro».

(gasport)

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