La scorsa stagione, di questi tempi, Dzeko e Salah in due avevano segnato appena sette gol. Oggi, dopo 12 gare di campionato, ne hanno messi insieme già 18, due volte e mezza quel bottino lì. Nessuno (nei tornei più importanti del Vecchio Continente) ha segnato quanto loro. Diciotto gol in due, esattamente il 62,1% della dote giallorossa. In Italia Dzeko e Salah hanno fatto il vuoto come coppia gol, addirittura 5 reti più delle dirette inseguitrici. Dieci li ha segnati il bosniaco (capocannoniere del campionato insieme a Mauro Icardi), otto l’egiziano che viene dalla sua prima tripletta in Serie A, quella segnata domenica sera al Bologna. Alle loro spalle tre coppie ferme a quota 13: quelle della Lazio (Immobile 9 e Keita 4), dell’Inter (Icardi 10 e Perisic 3) e del Torino (Belotti 8 e Ljajic 5). Messi e Suarez, l'eccellenza del Barcellona, si fermano a 16.
Fisico e tecnico il centravanti bosniaco, velocissimo e pungente l’attaccante egiziano, che quando sprinta palla al piede è capace di superare i 30 chilometri orari. Un mix esplosivo, che Luciano Spalletti si gode come probabilmente mai avrebbe immaginato ad inizio stagione. La coppia dorata è nata proprio così: studiata a tavolino e verificata poi sul campo. Edin e Momo si completano, così diversi così decisivi così complementari. Un «9» e un «11», numeri da vecchio calcio, quando la prima punta e la seconda punta le riconoscevi dalla maglia. Di sicuro, in quel perenne laboratorio tattico di Spalletti, questo è uno degli esperimenti più riusciti.
(gasport)