LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Aumentano le pressioni su Manolas. Oltre al Chelsea, anche il Manchester City di Guardiola sarebbe interessato al difensore. Lo stipendio accessibile del greco (1,5 milioni più bonus) lo rende una facile preda sul mercato, soprattutto per i club senza problemi di portafoglio. E la Roma, per il momento, può garantirgli un aumento che lo porterebbe a guadagnare una cifra comunque nettamente inferiore a quella che gli verrebbe garantita all’estero. Lo stipendio di Manolas potrebbe infatti triplicarsi, ed è da marzo scorso che il ragazzo ha iniziato a far presente questa situazione al club di Trigoria. Situazione destinata quindi a trascinarsi, con la Roma che non può venderlo e non solamente per la clausola con l’Olympiacos (ai giallorossi andrebbe solo la metà della cessione) ma perché Spalletti lo considera uno dei pilastri della squadra.
Intanto ieri pomeriggio, alla presentazione della seconda maglia (bianca col lupetto anni ’80), svelata in occasione degli 89 anni compiuti dalla Roma (22 luglio 1927), Manolas non era tra i giocatori scelti come modelli. In una via del Corso bloccata da circa 300 tifosi per l’inaugurazione del nuovo Roma Store, hanno sfilato insieme al tecnico Totti, Nainggolan, Strootman e Juan Jesus. E al capitano è sfuggita una battuta velenosa nel backstage: «Ma lo sponsor?». Aspettando una risposta all’ironia del numero dieci, è invece Nainggolan ad ammettere: »Sono felice di essere rimasto, adesso inizia la nuova stagione e cerchiamo di andare il più lontano possibile con questo entusiasm»”. Il centrocampista è in attesa dell’aumento contrattuale promesso Sabatini dopo l’Europeo, ma che non potrà arrivare prima di fine agosto.