IL MESSAGGERO (L. DE CICCO) - Mentre il progetto dello stadio della Roma da quasi un anno è bloccato negli uffici della Regione per colpa delle tante carenze progettuali nelle carte presentate dai privati, l’As Roma si indebita per 30 milioni di euro con la Goldman Sachs per i «costi preliminari» dell’operazione Tor di Valle. Il mutuo acceso con la banca d’affari americana è stato reso noto ieri dalla stessa società giallorossa, nonostante le tante incognite che ancora pesano sul futuro di un progetto già bocciato dall’Istituto nazionale di Urbanistica per la sproporzione delle cubature riservate ad opere che con lo sport non c’entrano nulla (l’86% dei metri cubi è destinato a negozi, uffici, ristoranti e alberghi).
I COSTI Ieri però la Roma ha fatto sapere di avere ottenuto il finanziamento dei «costi preliminari di sviluppo connessi al progetto del nuovo stadio di Tor di Valle» e di avere sottoscritto un contratto di finanziamento con Goldman Sachs International. L’intesa con l’istituto di credito statunitense, si legge nella nota pubblicata sul sito del club giallorosso, prevede «un finanziamento per un ammontare massimo pari a 30 milioni di euro tra Goldman Sachs International e la Stadio TDV S.p.A», la nuova società di Pallotta che si dovrebbe occupare della gestione e del finanziamento del nuovo impianto.
LE RATE L’accordo, spiega ancora la nota, «è volto a finanziare la società al fine di sostenere determinati costi preliminari di sviluppo connessi al progetto» di Tor di Valle. La banca d’affari metterà quindi a disposizione il finanziamento e dovrà essere rimborsata «interamente» entro 22 mesi dalla data di utilizzazione iniziale.