LEGGO (F. BALZANI) - Turn over, ma non troppo. «Perché - come ha detto ieri Garcia - La coppa Italia è la via più breve per vincere un trofeo». E dalle parti di Trigoria un trofeo manca dai tempi della gestione Sensi (proprio la coppa Italia del 2008). Visto il momento della Roma però occhio a ritenere facile anche un ottavo di finale contro lo Spezia, undicesima in classifica in serie B con al seguito quasi duemila tifosi e senza il suo bomber Calaiò squalificato.
«Non c'è mai un avversario facile, non bisogna sottovalutare nessuno, giocheranno con energia. Devo mettere in campo la squadra più competitiva, la migliore possibile», ha detto Garcia che però deve anche guardare allo stato d’apnea di alcuni titolari. In primis Florenzi, tra i peggiori nelle ultime tre uscite e Manolas che detiene il record di giocatore più impiegato dall’inizio dell’anno (1959 minuti, ne ha saltati solo 20 in campionato contro l’Udinese). Al loro posto pronti i due brasiliani Maicon e Castan mentre a sinistra potrebbe essere arrivato il momento del misterioso Emerson Palmieri utilizzato finora solo da esterno alto nei 24’ finali di Palermo. In porta ci sarà De Sanctis mentre a centrocampo, vista l’indisponibilità di Keita, uno tra Naiggolan e Pjanic giocherà per forza di cose mentre finalmente potrebbe essere il turno dal 1’ di Uçan (ultima volta col Palermo nell’ultima giornata della scorsa stagione).
In attacco l’unico titolare certo di una maglia è Dzeko a caccia del gol sblocca-crisi anche perché Totti continua ad allenarsi col gruppo, ma tornerà a disposizione solo nel 2016. «Ho fiducia nella rosa, costruita per dimostrare il suo livello - ha aggiunto Rudi - Conto su tutti i giocatori, la freschezza fisica e mentale sarà importante». Qualche fresca comparsa quindi in un teatro deserto. Fino a ieri sera, nonostante i prezzi popolari (5 euro una curva), sono stati venduti meno di 4 mila biglietti. Garcia se la prende anche con la Lega: «Giochiamo in uno stadio sempre più vuoto. Non capisco l’orario delle 14,30, perché non permettere ai tifosi di venire allo stadio? Già c'è un problema con la tifoseria, perché mettere ancora di più in difficoltà la gente?».