IL TEMPO (A. SERAFINI) - Per cambiare marcia nell'anno nuovo, alla Roma servirà anche il lavoro di Walter Sabatini. Già, perché le difficoltà evidenziate finora dalla squadra, hanno registrato piccole falle all'interno di una rosa che inevitabilmente nel prossimo gennaio dovrà essere risistemata. Prima di comprare, i giallorossi dovranno comunque liberare più di un armadietto, attualmente occupato da chi ha già deciso di chiudere le valigie e salutare forse una volta per tutte la capitale. Come Manuel Iturbe, finito in cima alla lisa dei partenti dopo il mancato addio sul filo del rasoio della scorsa estate e una conseguente serie di prestazioni rimaste, dal suo arrivo a Roma, sempre al di sotto delle aspettative comuni.
A distanza di un anno e mezzo il giovane attaccante argentino è pronto quindi per tornare a Verona, il club che ha valorizzato le sue potenzialità nel primo anno italiano e che ora è pronto a riaccoglierlo a braccia aperte. I due club infatti hanno allacciato i discorsi da circa un mese lavorando sulla formula del prestito secco fino al termine della stagione. Unica modalità possibile per il trasferimento del ragazzo (pagato dai giallorossi circa 24 milioni), che tra la tante opportunità arrivate sulla scrivania del ds ha deciso a malincuore di terminare il suo percorso a Roma scegliendo di tornare nell'unica realtà in cui era riuscito a far intravedere doti e potenzialità.
Una scelta difficile, ma inevitabile anche per Sabatini, convinto che questa sia la soluzione migliore per tutte le parti in questione. Nel frattempo è già partita la ricerca di un sostituto da inserire nel reparto offensivo di Garcia: l'identikit rimane quello dell'esterno offensivo in grado di saper giocare su entrambe le fasce e che possa accettare di buon grado il ruolo di seconda linea alla spalle dei titolari Gervinho e Salah.
Scartata l'ipotesi Feghouli (l'Inter ha mosso da tempo i primi passi), i giallorossi guardano con attenzione verso Inghilterra e Germania. Proprio in Bundesliga, non si sono mai perse le tracce di Kolasinac, terzino sinistro (e all'occorrenza anche centrale) bosniaco, ma con passaporto tedesco, dello Schalke 04. Un pallino già seguito in estate da Sabatini e che ora è non può che tornare d'attualità. Per completare un reparto finora sorretto soltanto dall'instancabile Digne, la scelta principale è ricaduta nuovamente sul ventiduenne compagno di nazionale di Dzeko e Pjanic, relegato finora tra le 8 presenze collezionate in campionato.
Kolasinac ha espresso allo Schalke la volontà di andare via, la Roma è pronta ad affondare il colpo proponendo un prestito di 6 mesi con diritto di riscatto fissato nel prossimo giugno. Intanto verrà sistemata a gennaio la posizione di Cole, in attesa della firma che lo porterà negli States alla corte del New York City.
L'intenzione generale rimane comunque rivolta alla difesa, dove finora sono stati richiesti spesso gli straordinari ai soliti noti, lasciando gli altri a guardare dalla panchina. Nonostante le informazioni richieste da almeno 3 club di Serie A, Castan rimarrà nella capitale, così come Torosidis e Maicon, che comunque vorrebbero più spazio. Nei colloqui avanzati con il Verona per Iturbe, Sabatini si è rifatto sotto anche per Jacopo Sala, ventiquattrenne centrocampista centrale in grado però di poter ricoprire più ruoli sulla fascia destra. Gerson invece ha già pronta una stanza a Trigoria: soltanto a gennaio però la Roma deciderà se girarlo in prestito in Italia prima dell'inserimento definitivo in prima squadra.