GASPORT (A. PUGLIESE) - E se fosse la settimana dei botti, quelli veri? A Roma ci contano eccome e chissà che alla fine non sia proprio così. Una settimana in cui nella Capitale può sbarcare Dzeko, magari risolversi la situazione con Salah e abbracciare anche il terzino sinistro nuovo, quel Lucas Digne su cui spinge tanto Rudi Garcia.
ASPETTANDO LA FIRMA Ma, è ovvio, l’ombelico del mondo giallorosso in questo momento ruota tutto attorno a Edin Dzeko e al suo prossimo arrivo a Roma. È lui l’uomo che può mettere le ali al progetto Roma, il centravanti che dovrà garantire i gol smarriti per strada negli ultimi 12 mesi. A Trigoria ci stanno lavorando ogni giorno e contano di poter arrivare alla fumata bianca a breve. Dzeko, infatti, in questi giorni sta risolvendo una questione personale con il City legata ai suoi diritti d’immagine, rinegoziati dal giocatore un anno fa, poco prima del Mondiale. Superato lo scoglio (probabilmente con una buonuscita), arriverà la firma. La grande novità, però, è che la Roma potrebbe riuscire a chiudere l’operazione a condizioni anche più vantaggiose rispetto ai 20 milioni (più 2-3 di bonus) che sembravano essere la piattaforma finale. Almeno così trapela da fonti vicine al giocatore, con la Roma che chiuderebbe a un totale di 20 milioni, dei quali però 14-15 come parte fissa e gli altri come bonus.
EDIN IN CAMPO Ma come giocherà la Roma con Dzeko? I moduli di riferimento dovrebbero restare i due che sono da sempre la pelle di Rudi Garcia, il 4-3-3 e il 4-2-3-1, con il centravanti bosniaco che in entrambi i casi farà da terminale offensivo, anche se con movimenti e compiti diversi. Ma il tecnico francese sta studiando anche delle possibili varianti, soprattutto in considerazione del fatto che Salah si sposa alla perfezione con Dzeko. Un po’ come con Grafite al Wolfsburg o con Tevez al City. Così a Trigoria appena sbarcherà il bosniaco si lavorerà sulle due punte, appunto Dzeko e l’egiziano, uno che gli può girare intorno bene e che può sfruttare gli spazi creati dal centravanti, capace di attirare su di sé parte della difesa. Verrebbe in mente anche il 4-4-1-1, modulo che inevitabilmente sacrifica i tanti giocatori offensivi della Roma ma che Garcia strada facendo andrà anche accarezzando, soprattutto in quelle partite in cui vorrà tenere un atteggiamento difensivo, di contenimento. In tutti gli altri casi, però, si proverà a giocare con il 4-3-1-2, anche per non limitare proprio quel potenziale offensivo. Il trequartista sarà Miralem Pjanic, uno che con Dzeko sa come intendersi e che ha nei piedi e nella fantasia le armi per servirlo al meglio. In alternativa, può giocarci ovviamente Francesco Totti e magari, in situazioni di emergenza, anche Ljajic (a patto che resti giallorosso).
LUCAS E MAICON E mentre Maicon promette la riscossa («Anche quando sono arrivato qui per qualcuno ero una scommessa e poi avete visto come è andata. Ora sto facendo di tutto per riprendermi la Roma, andrà bene»), questa può essere anche la settimana dell’esterno sinistro. Il mirino, infatti, è stabile su Lucas Digne del Psg, che Garcia ha già avuto a Lilla. La Roma sembra aver convinto i francesi ad accettare il prestito con diritto di riscatto. Il Psg, infatti, preferiva l’obbligo, essendo entrato nell’ottica di idee di cedere il giocatore. Blanc non vede Digne e lui gli ha già chiesto di andare via. La valutazione del Psg era di 15 milioni, ma i francesi si stanno convincendo ad accettare anche il diritto al posto dell’obbligo, formula voluta da Sabatini che non è convinto al 100% del giocatore. Se poi Digne andrà bene allora la Roma potrà riscattarlo, in caso contrario tornerà a Parigi.