LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Chissà se basterà a zittire le contestazioni dei “ fucking idiots ”. Una cosa però è certa: Edin Dzeko si sente ormai un calciatore della Roma. Anche perché dal punto di vista tecnico la trattativa sarebbe sostanzialmente definita: accordo quinquennale col giocatore e intesa di massima raggiunta con il City, grazie agli uffici del suo agente Redzepagic, che ha mediato con il club inglese. Valutazione intorno ai 20 milioni, ma è possibile il prestito oneroso con obbligo di riscatto, la formula preferita dalla Roma.
Che però non può ancora annunciare il suo acquisto. Colpa degli addii bloccati: Sabatini, ieri a Pinzolo per assistere al k.o. della Roma nella prima amichevole stagionale, 1-2 contro il Gyirmot Gyor, con contestazione dei tifosi, sperava di chiudere giovedì la cessione di Destro al Monaco. La fumata bianca non è arrivata. Il giocatore e la moglie Ludovica preferiscono l’Italia, la Fiorentina, che però soldi sul tavolo non ne mette. Sabatini ha promesso a Garcia di consegnargli il centravanti bosniaco in tempo per la tournée in Australia che partirà martedì e lavora per mantenere la promessa.
Anche per questo negli ultimi giorni ha offerto Ljajic a mezza europa: estimatori ne ha in Francia, Inghilterra e Germania. Per sostituirlo l’obiettivo è ancora Salah, l’egiziano conteso tra Fiorentina e Chelsea. Con i blues si potrebbe affrontare un discorso complessivo per lui e Filipe Luis , terzino sinistro brasiliano in uscita. Mentre a Trigoria si inizia a pensare seriamente alla cessione di Romagnoli al Milan: partito El Shaarawy è pronto ad alzare l’offerta a 23 milioni.
Intanto, il ko in amichevole ha portato una buona notizia. Perché in campo si è rivisto Leandro Castan: il difensore, operato a novembre per il cavernoma al cervello, ha giocato il primo tempo (chiuso sotto per 1-0): «Una bella emozione, sono lontano dal 100% ma sono contento perché ho visto che posso tornare a giocare. Chiedo a tutti di non guardarmi più come un malato ma di criticarmi come gli altri».