IL TEMPO (A. AUSTINI) - Sedotto e abbandonato a gennaio. Poi rimpianto. E adesso corteggiato di nuovo. Mohamed Salah, l’esterno egiziano prestato dal Chelsea alla Fiorentina, è tornato a flirtare con la Roma.
Durante il mercato di «riparazione» Sabatini lo aveva praticamente preso, c’era l’accordo con gli inglesi e il giocatore, poi è stato costretto a mollarlo visto che nel frattempo aveva girato Destro al Milan e bisognava spendere l’unica casella da extracomunitario libera per il sostituto Doumbia. Il campo ha detto che è stato un errore: 26 presenze, 9 gol e tanti numeri per Salah in maglia viola, solo 2 reti e una fatica enorme per l’ivoriano scelto dalla Roma, che a breve andrà a cercare fortuna in un campionato estero. La Fiorentina, ovviamente, vorrebbe tenersi il suo gioiello e punta a farlo sfruttando l’opzione di rinnovo del prestito inserita negli accordi di gennaio con il Chelsea. Ma c’è un particolare non da poco: serve l’assenso di Salah, che nei suoi primi 6 mesi italiani è stato stipendiato ancora da Abramovich mentre adesso i Della Valle dovrebbero sobbarcarsi lo stipendio. Parliamo di circa 3 milioni di euro netti tra fisso e bonus, un ingaggio fuori dai limiti della Fiorentina, non della Roma.
E allora sono ripartiti i contatti con il nuovo entourage dell’egiziano, con possibile svolta, in un senso o nell’altro, la prossima settimana. Sabatini sarebbe disposto a impegnarsi all’acquisto del cartellino, magari passando inizialmente per un prestito oneroso con riscatto obbligatorio, consapevole che il prezzo però è salito: non più i 16 milioni con cui la Fiorentina potrebbe anche riscattarlo subito (sempre con l’assenso del giocatore), ma una ventina. C’è anche l’Inter, che preferisce il prestito. La Roma, invece, può comprarlo oltre a offrirgli la possibilità di giocare la Champions. Salah riflette, è pronto a perdonare il «tradimento» di gennaio, mentre la Fiorentina si dice piuttosto tranquilla sulla conferma dell’egiziano.
Intanto i giallorossi hanno già bloccato un esterno: è Iago Falque, inserito nel «pacchetto» del Genoa insieme al riscatto di Bertolacci. Nell’affare da 13-14 milioni potrebbero entrare varie contropartite (Carbonero, Verde e Pellegrini per esempio), le stesse offerte al Cagliari per il riscatto di Nainggolan che rischia di costare 15-16 milioni. I sardi hanno chiesto Viviani e ora uno spiraglio c’è: il regista, promesso al Palermo, non ha trovato l’intesa con il club siciliano e l’affare al momento è sfumato. Sabatini sfrutterà il weekend per chiudere il cerchio con Genoa e Cagliari, cercando a tutti i costi di evitare le buste: deadline giovedì prossimo. Dalle trattative con i sardi sono usciti sia Astori che Ibarbo. Il difensore, al momento, non sembra rientrare più nei piani (si cerca già un sostituto più giovane oltre ai rientri di Castan e Romagnoli), mentre per il colombiano si tenterà il rinnovo del prestito verso la fine del mercato.
L’attacco cambierà molto. In entrata il sogno resta Bacca, su cui però si registra una brusca frenata dopo l’incontro Sabatini-Cordoba. «Lo vendiamo solo a chi paga la clausola» avverte il diesse del Siviglia. Servono 30 milioni di euro che la Roma non intende spendere per un 29enne. Il budget dipende dalle cessioni. Piazzato Gervinho all’Al Jazira per 12.6 milioni (a giorni la fumata bianca) oltre a Doumbia, si cerca un acquirente per Ljajic. Lo stesso Destro non vorrebbe neppure presentarsi al ritiro di Pinzolo: lo inseguono Fiorentina, Sampdoria e Torino.
Arrivi, partenze e conferme. Seydou Keita ha raggiunto l’accordo con la Roma per restare un altro anno: rinnovo a cifre vicine a quelle della passata stagione (circa un milione di euro netti più bonus). Un leader a cui Garcia e i dirigenti non vogliono rinunciare.