IL TEMPO - La scadenza del 15 giugno è ormai prossima. È la data entro cui, secondo gli accordi fra Campidoglio e As Roma, dovrà essere consegnato il progetto definitivo dello Stadio vero e proprio, della nuova Trigoria, delle aree commerciali, dei parcheggi, strade, ponti, metropolitana e svincoli vari, e di una su tre delle torri adibite ad uffici.
I sondaggi geologici, iniziati all’indomani di Pasquetta, sono stati autorizzati fino al 5 giugno. E si stanno svolgendo, come ha ricordato pochi giorni fa l’ingegner Claudio Vercelli, direttore della Geores, la società che li sta eseguendo, sulle aree di proprietà di Luca Parnasi. Per quelli al di fuori (i ponti e gli svincoli, la metropolitana e altre opere) è prevista una "seconda fase" più in là nel tempo. Resta il quesito di come sia possibile consegnare il 15 giugno un "progetto definitivo" di opere i cui sondaggi geologici possano ancora non essere stati eseguiti. E la palla, su questo, passerà agli uffici dell’assessore all’Urbanistica, Giovanni Caudo, che, già più volte, ha ricordato di attendersi un progetto di «alta qualità» non solo estetica. L’obiettivo estremamente ambizioso, confermato a ogni ripresa dallo staff giallorosso e su cui il sindaco Marino ha più volte messo la faccia, è di arrivare entro la fine di quest’anno con la partenza dei cantieri. Per giungere, a metà 2018, a completare tutte le opere e a giocare la prima partita. Più probabile che i tempi siano un po’ più dilatati, dai 6 ai 12 mesi in più che sarebbero, comunque, un successo. Di sicuro, ad oggi, c’è il fatto che le progettazioni vanno comunque avanti spedite: l’arrivo della Lend Lease, una delle più importanti società al mondo nel project management, della Arup (progettazione strutturale) e di alcuni dei più noti nomi dell’ingegneria e dell’architettura italiana (Paolo Desideri, Lorenzo Busnengo e Errico Stravato, Maria Cristina Accame e Stefano Cordeschi), insieme agli arcinoti Daniel Libeskind e Dan Meis, garantiscono che il progetto va avanti. In attesa del 15 giugno, il "big day", come lo ha definito Mark Pannes, Ceo dello Stadio della Roma, giorno della presentazione ufficiale del progetto al sindaco, alla presenza di Pallotta.