MILANOFINANZA.IT - La Lazio ha chiuso il bilancio semestrale intermedio al 31 dicembre 2014 con un risultato negativo per 11,85 milioni di euro e una situazione finanziaria negativa di 18,68 milioni. Il gruppo che fa capo per il 66,692% a Claudio Lotito aveva invece un patrimonio netto positivo per 3,88 milioni di euro. Dalla lettura del testo emergono, come scrive Price WaterhouseCoopers, revisore dei conti, “Problematiche di natura fiscale”.
Di che si tratta? Di due cause finite in Cassazione col Fisco, entrambe sull’Irap legata alle plusvalenze da cessione dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori. Un primo rilievo da parte della Guardia di Finanza riguarda una base imponibile per 40,07 milioni di euro e imposte relative per 1,84 milioni. Un secondo, invece, ha a che fare con un imponibile per 46,82 milioni di euro e imposte per 1,91 milioni. La società non ha previsto accantonamenti su queste voci.
Nel bilancio della S.S. Lazio esiste anche un capitolo riguardante le “Cartelle esattoriali”. Nel corso delle stagioni 2003/2004 e 2004/2005 sono state notificate, è scritto nel testo, tre cartelle esattoriali per un valore complessivo di 148,81 milioni di euro in relazione agli importi dovuti per Irpef. “Tali importi”, scrive la società di calcio, “sono stati inseriti nella transazione tributaria e pertanto sono sospesi”. Nel paragrafo riguardante invece le “Passività potenziali” si ricorda, fra gli altri, che nel dicembre 2012 e nell’ottobre 2014 sono stati notificati due decreti ingiuntivi per un importo complessivo di 3,2 milioni di euro, a fronte di competenze richieste da un intermediario. E’ stata poi emessa sentenza di primo grado contro la società, che ha ricorso in appello. Alle ore 11:20 il titolo Lazio era in rialzo dello 0,35% a quota 0,5235 euro.