GASPORT (A. PUGLIESE / D. STOPPINI) - Timing perfetto, incroci romani giusto all’ora di pranzo: una freccia — Iturbe — si ferma, l’altra di nome Ibarbo sbarca nella capitale, telefona a Garcia e firma fino al 2019. Storie di fasce giallorosse. Fasce (e facce) tristi, come quella dell’argentino: gli esami hanno messo in luce «una distorsione al ginocchio destro, con lesione al legamento collaterale esterno, oltre una distorsione alla caviglia destra con interessamento capsulo-legamentoso ». Traduzione: il guaio è più al ginocchio che alla caviglia. Escluso l’intervento chirurgico, è stata scelta la terapia conservativa: tanta fisioterapia (già iniziata ieri pomeriggio), per una fase di recupero che lo staff medico della Roma stima di circa 6 settimane, dunque metà marzo. «È dura, ma è la realtà — ha scritto su Instagram l’argentino —. Ora bisogna solo lavorare per tornare più forte». E di certo la fortuna non è stata dalla parte di Iturbe, 3 gol in questa stagione: una miseria per uno destinato a convivere con l’etichetta di «mister 28 milioni», bloccato dagli infortuni proprio quando la sua stagione sembrava prendere una piega positiva, a settembre dopo la rete al Cska Mosca e idem adesso che i report di Trigoria lo segnalavano come l’uomo più in forma dell’attacco di Rudi Garcia.
FRECCIA COLOMBIANA Attacco che da ieri ha trovato lungo la strada la faccia — questa sì felice — di Victor Ibarbo: 2,5 milioni di euro di prestito oneroso al Cagliari, con diritto di riscatto per altri 12,5 milioni. Il colombiano è sbarcato a Roma all’ora di pranzo, dopo che nei giorni scorsi si è fatto raccontare da Nainggolan e Astori (suoi ex compagni al Cagliari) un po’ tutto di Roma e della Roma. Oggi svolgerà degli esami medici per vedere a che punto è il recupero dall’infortunio al gemello della gamba destra. La Roma conta di metterlo in campo in pochi giorni, lui va oltre e spera di finirci da subito, magari per poter essere di aiuto proprio a Cagliari, domenica prossima. Di certo a caricarlo ieri c’è stata la chiacchierata con Sabatini e soprattutto la telefonata con Garcia: «Sto bene, non vedo l’ora di giocare, non vedo l’ora di aiutare la Roma», sono state le sue parole all’allenatore. A proposito di Cagliari, ormai sembra certo che la metà di Nainggolan verrà discussa nei prossimi mesi. Anche se l’operazione Ibarbo assomiglia tanto a una polizza assicurativa.
DIFENSORE CERCASI Un’assicurazione servirebbe anche sulla difesa. Garcia ha chiesto un altro centrale: in ribasso le quotazioni di Chiriches, perché il Tottenham non pare disposto ad accettare la cessione in prestito senza l’obbligo del riscatto. Detto che il sogno di Garcia è ancora oggi Marko Basa — assai difficile strapparlo al Lille —, la società sta facendo un tentativo per riprendere in prestito Toloi, arrivato nel gennaio di un anno fa e rientrato in estate al San Paolo. C’è poi la candidatura dell’olandese Vlaar, già seguito in estate: un intermediario l’ha riproposto a Trigoria, ma l’Aston Villa tiene duro nonostante sia in scadenza a giugno. Garcia invece spinge: non vive di solo attaccanti.