LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Tifosi e giocatori speravano, solamente un girone fa, che questa gara potesse decidere a chi assegnare lo scudetto. E invece la sfida tra Roma e Juventus di lunedì sera potrà al massimo salvare la faccia dei giallorossi. Troppi i punti di distacco tra i due club (nove) e, ancor più grave, troppo pesante l’involuzione di Totti e compagni per non considerare intaccata l’importanza di questa gara. Ma ancora mancano tante partite alla fine del campionato e, soprattutto, la Roma dovrà difendere con le unghie il secondo posto dai tentativi del Napoli di avvicinarsi. Senza tralasciare che a Torino furono infinite le polemiche per la direzione arbitrale di Rocchi a favore dei bianconeri, lasciando immaginare una reazione anche solo d’orgoglio, all’Olimpico, per dimostrare di non essere inferiori ai rivali.
Tante cose sono successe da quel 5 ottobre, tra infortuni, scelte sbagliate e l’incubo “pareggite”. In casa i giallorossi non riescono infatti a vincere dal 30 novembre, dalla gara con l’Inter, un digiuno lungo ormai tre mesi. Un’eternità per una squadra intenzionata a vincere lo scudetto, che sarebbe a questo punto importante spezzare proprio contro i rivali di sempre. Vuole farcela Iturbe, che ha partecipato anche alla trasferta d’Europa League per lavorare con i compagni. L’ex Verona, a tre settimane dall’infortunio, vorrebbe con un recupero lampo tornare a disposizione di Garcia, per aiutare i compagni contro la Juve e, in generale, in questa fase finale della stagione.
La squadra, dopo la gara di ieri sera col Feyenoord, svolgerà una seduta defaticante stamattina a Rotterdam e rientrerà nel pomeriggio nella capitale. Da domani si comincerà a pensare alla Juve. Intanto la Nike ha disegnato uno scarpino ad hoc per Totti. Edizione limitata (3000 paia in tutto il mondo) del modello “Tiempo”, con un logo celebrativo del capitano.