L’orchestra Garcia e la sinfonia del gol

11/02/2015 alle 09:39.
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GASPORT (C. ZUCCHELLI) - «Meglio tanti giocatori in grado di segnare che uno solo da 30 gol». disse questa cosa a Lille, qualche settimana prima di vincere il campionato. Lo ha ribadito a Trigoria la scorsa stagione e anche quest’anno, che pure la sua Roma è in deficit da gol. Con la rete di a Cagliari i fatti gli hanno dato però ragione, perché l’argentino è il 15esimo marcatore stagionale e anche il più giovane, con i suoi 21 anni da compiere a giugno, mentre il più grande è , che quando è nato giocava già da un anno in Serie A. Dei 15 giocatori che hanno segnato tra campionato, e Coppa Italia, nessuno è arrivato in doppia cifra, ma il fatto che, esclusi i portieri, il 60% dei calciatori impiegati per almeno un minuto (25) abbia segnato almeno un gol è un dato di cui tenere conto.

LAVORO IN PIÙ Soprattutto perché ne tiene conto , che da quando è a Trigoria insiste, e parecchio, sul lavoro tecnico e suoi tiri in porta a fine allenamento. Non è un caso, ad esempio, che , in un anno e un mese di Roma abbia già segnato 5 reti, quasi la metà (11) di quante ne aveva fatte in tutta la carriera. Il capocannoniere della squadra è con 8 reti tutte in campionato, seguito da (6, di cui 2 in ) e Gervinho, 5, di cui 3 in Europa, e . In attacco poi, senza contare i due neo arrivati e Doumbia, hanno segnato tutti, mentre in difesa tra gli esterni l’unico rimasto a secco è Cole e tra i centrali, al contrario, l’unico che ha segnato è stato Astori. Nessuno, infatti, ha seguito le orme di , che nella sua unica stagione romanista aveva segnato 5 reti in 37 partite.

NIENTE Con il gol di , sono soltanto 2 i centrocampisti che non hanno trovato la via della rete. Da una parte , impiegato per soli 3’, dall’altra , che sognava di ritrovare il gol dopo l’infortunio ma ha dovuto rimandare tutto alla prossima stagione. In mezzo al campo, i più prolifici sono e (3 reti a testa), un gol lo ha fatto anche , mentre è già a quota 2, cosa che non gli succedeva dalla stagione 2011-2012, con Luis Enrique in panchina. Una rarità, per uno nato attaccante e che nella stagione 2009-2010 è arrivato a segnare 11 reti in tutte le competizioni.

TRIPLETE Quest’anno, in attesa che cominci l’Europa League, l’unico ad andare a segno in campionato, e Coppa Italia è stato , con 3 reti, una per manifestazione. L’argentino sta recuperando dal doppio infortunio alla caviglia e al ginocchio e ha abbandonato le stampelle. Ieri ha incontrato i tifosi al Roma Store di via del Portonaccio ed è sembrato più sorridente rispetto ai giorni scorsi: «Sto meglio e sto lavorando per tornare presto e più in forma», ha detto l’attaccante, finalmente sereno dopo che la scorsa settimana il morale era a terra, visto che l’infortunio, per quanto meno grave del previsto, è arrivato nel momento migliore della sua avventura romanista, quello in cui stava iniziando ad integrarsi bene nei meccanismi della squadra, ritrovando fiducia e giocate. La stessa fiducia e le stesse giocate, adesso, le ha trovate Daniele Verde: l’ormai ex Primavera sogna di diventare il sedicesimo marcatore stagionale, nel frattempo si accontenta di essersi iscritto alla classifica degli assist man, visti i suggerimenti per e al Sant’Elia. Dovesse riuscirci, diventerebbe il più giovane marcatore dell’era , un piccolo grande record che vuole contendere all’altro ’96 del gruppo, quel Sanabria che il d.s. ha strappato a suon di milioni al .