GASPORT (F. DI CHIARA) - Saviola innamorato della Serie A. In un'intervista rilasciata al quotidiano, l'attaccante del Verona ha ammesso quanto abbia voluto la destinazione italiana e di come sia rimasto colpito da alcuni top player del nostro campionato, tra cui Francesco Totti. Ecco un estratto dell'intervista:
Perché ha scelto l’Italia? «Avevo voglia di fare una nuova esperienza, la Serie A mi mancava e... domenica con l’Atalanta finalmente è arrivato il gol . Qualche giorno prima del trasferimento dall’Olympiacos mi sono sentito con Rafa Marquez, mio compagno ai tempi del Barcellona. Mi ha detto: “Vieni, ambiente e città sono fantastici”. L’ho ascoltato e non sono pentito».
In passato il suo nome è stato più volte accostato alla Juventus.
«La verità è che ai tempi del River fui molto vicino alla Roma. Poi scelsi il Barcellona ».
Cosa pensa della Serie A?
«Credo che sia il campionato più duro e al tempo stesso il più bello: la tattica ha un’importanza fondamentale, le partite sono tirate fino al 90’, il risultato è sempre in bilico e non c’è nulla di scontato. Chi si aspettava che l’Inter perdesse col Torino? In altri tornei l’esito di certe partite è quasi inevitabile. Qui c’è tanta fisicità, i difensori sono forti e preparati e se non sei ben allenato si rischiano solo delle figuracce».
Un lato negativo della Serie A?
«Per essere un torneo così avvincente e bello credo che in Italia non ci siano strutture adeguate: in generale gli stadi sono vecchi, brutti, non attraggono, non invogliano le famiglie a passare una giornata diversa andando a vedere dal vivo una partita».
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In Italia da chi è rimasto impressionato?
«Totti, Tevez, un fuoriclasse con cui ho vinto l’oro all’Olimpiade, e Cassano».