GASPORT (M. IARIA) - Il ciclo di vendita dei diritti tv 2015-18 della Serie A è in dirittura d’arrivo ma un gruppetto di club, capeggiato da Juve e Roma, resta guardingo e cerca di districarsi tra sublicenze, diritti accessori e archivio. Ieri la convocazione della commissione diritti tv è stata l’occasione per un’appendice informale: una riunione a 360 gradi con Juve, Roma, Fiorentina, Napoli, Torino, Sassuolo, Verona, Cagliari. Non c’è una vera e propria piattaforma di rivendicazioni, come quella che sfociò nella famosa lettera dell’estate 2013 in cui “sette sorelle” contestarono il metodo seguito per la vendita dei diritti tv , ma permane il desiderio di contare di più nei processi decisionali, di far funzionare in maniera diversa la Lega, di monitorare meglio l’attività delle rappresentanze in consiglio federale. Intanto è stato quasi definito il bando della Coppa Italia: Lega e Infront punta a incassare di più rispetto agli attuali 24,5 milioni a stagione (compresi estero e Supercoppa). La commissione è stata comunque aggiornata a lunedì prossimo per ospitare Sky e Mediaset: i club e l’advisor si aspettano chiarimenti sulla vicenda della sublicenza del pacchetto D dei diritti in pay, il grimaldello che a giugno consentì l’accordo in extremis e scongiurò cause legali.
Riunione informale sui diritti tv. Juve e Roma sono guardinghe
27/01/2015 alle 09:10.