LE TAPPE La delibera approvata ieri in Giunta dovrà passare dall’Assemblea capitolina: presumibile che il tutto avvenga entro fine mese. Non sono attesi colpi di scena, anche perché l’assessore Caudo ha già discusso sia con la maggioranza sia con l’opposizione. Poi Parnasi dovrà depositare in Comune i progetti definitivi (dunque con le modifiche chieste dal Comune nelle ultime settimane): da quel momento, entro 180 giorni, su Tor di Valle dovrà pronunciarsi la Regione nella Conferenza dei servizi decisoria. In quella sede sarà scritta la definitiva convenzione. E in quella sede tutti i dubbi saranno risolti. Perché ancora oggi qualche punto interrogativo resta, almeno in ambienti Pd. Ad esempio sul prolungamento della Metro B: c’è chi sostiene che lo sdoppiamento della linea possa causare eccessivi rallentamenti.
IL RETROSCENA Ma in casa Roma sono fiduciosi che la Regione sarà mossa dallo stesso spirito del Comune. Perché la Giunta Marino ha sì tirato la corda arrivando lì dove la legge sugli stadi non era arrivata, ma allo stesso tempo non poteva prendersi la responsabilità di dire no, in un periodo simile, all’investimento di capitali stranieri sulla città. Capitali che hanno spinto Marino a dire: «Dopo lo “sbloccaItalia ora abbiamo pure lo “sbloccaRoma”. Per la città è una giornata memorabile».