LA REPUBBLICA (M. PINCI) - La Versione ufficiale si limita a parlare di «un problema interno», qualcuno sussurra di un ritardo alla cena di squadra. Certo a Roma vorranno provare a sapere qualcosa di più riguardo alla decisione con cui la Seleçao ha di fatto rispedito a casa il romanista Maicon. Titolare nell’amichevole contro la Colombia, il terzino sembrava aver recuperato il livello agonistico dopo il Mondiale e un’estate in cui non era riuscito a svolgere un solo allenamento con i compagni della Roma. Poi la decisione del Brasile di Dunga, nella mattinata di ieri, di fargli abbandonare la delegazione brasiliana impegnata negli Stati Uniti per due amichevoli.
«Problema interno », lo liquida il coordinatore della Selçao Gilmar Rinaldi. «Probabili motivi disciplinari», la versione che rimbalza dal Brasile, dove si ventila un ritardo del giocatore: sabato la squadra aveva avuto la giornata libera, il rientro in hotel era fissato alle 20 per la cena ma pare non tutti l’abbiano rispettato. «Lo ringrazio per essersi unito alla Selecao — continua Rinaldi — ma oggi è stato liberato dalla delegazione, non rientrando più nei piani della Nazionale Brasiliana. Vorrei ringraziarlo per i servizi prestati alla Selecao. È stato un problema interno, i motivi del suo allontanamento sono personali e non risponderò alle domande sull’argomento e mi piacerebbe che non facciate domande nemmeno ai giocatori».
Di fatto, l’addio definitivo del laterale alla maglia verdeoro. Domande ne farà però la Roma. «Non sappiamo nulla di quello che è successo, chiederemo al giocatore», fanno sapere da Trigoria, dove ora Maicon è atteso per rispondere dell’accaduto. Anche a Garcia, che chiederà un colloquio privato al giocatore. Intanto, il tecnico sembra orientato a rinunciare a un terzino sinistro a gennaio: potrebbe partire Ashley Cole, che a Roma non ha trovato un feeling eccellente con lo spogliatoio. Potrebbe finire a Orlando o Toronto.