REPUBBLICA.IT (M. MONTI) - "I miracoli esistono, per questo dobbiamo crederci". A sottolineare quanto il pensiero di una rimonta sia un esercizio di logica decisamente complicato, è stato lo stesso Rudi Garcia al termine della vittoria ottenuta ieri nel recupero della 22a giornata. Tolto l'asterisco in classifica, che durava dal 2 febbraio scorso, la Roma ora si trova in una posizione di mezzo, -8 dalla Juventus e + 9 dal Napoli. Speranze ancora vive, dunque, per il discorso scudetto: a dirlo sono soprattutto numeri e precedenti.
NUMERI DI UNA RINCORSA - Sessantadue gol fatti a dispetto dei 17 subiti, differenza reti +45. La stessa della squadra di Conte, per intenderci, elemento che permette una prima equiparazione tra bianconeri e giallorossi. "Nulla è finito, vogliamo finire al meglio la stagione - ha dichiarato Pjanic dopo Roma-Parma - e noi ci crediamo". Lo ha confermato Maicon che, nonostante il gap con la capolista, ricorda: "la strada è ancora lunga".
La strada della Roma, invece, è stata segnata, sin dall'inizio di stagione, da numeri sorprendenti: basti pensare che prima di Roma-Cagliari dell'andata (terminata 0-0) i giallorossi avevano collezionato 32 punti. 29, invece, sono il bottino del girone di ritorno alla vigilia della trasferta in terra sarda (arbitrerà Massa).
Differenza, dunque, determinata dalla sola sconfitta del San Paolo in campionato, che però non può mettere in discussione le qualità in termini di continuità messe in mostra sul campo dalla squadra di Rudi Garcia: 22 vittorie, 18 gare senza subire gol, solo 2 le squadre in grado di segnare a De Sanctis sia nel girone d'andata, che in quello di ritorno (Parma e Torino).
PRECEDENTI PER CONTINUARE A VINCERE - "Non possiamo fare altro che vincere le prossime partite e poi vedremo": il tecnico francese sa quanto, per evitare di soffrire di 'vertigini', sia conveniente guardare alla Juventus piuttosto che al rischio di farsi riprendere dal Napoli. Per tenere alta la concentrazione all'interno del gruppo ed evitare ripercussioni dal punto di vista psicologico, i record da battere potrebbero poi costituire uno stimolo importante utile a continuare a vincere: mancano solo 2 punti, ad esempio, per raggiungere i 75 in 34 giornate della Roma scudetto di Capello, stagione 2000/2001. In quell'annata i giallorossi avevano ottenuto 22 vittorie, dato già eguagliato dalla squadra di Garcia.
Altro precedente nobile, quello della stagione 2007/2008: la Roma di Spalletti chiuse a 82 punti, frutto di 24 vittorie in campionato: a 15 giornate dalla fine l'Inter prima aveva 11 punti di vantaggio. Si arrivò allo sprint finale con 1 solo punto di distacco tra le due squadre all'ultima giornata, poi risolta dalla doppietta di Ibrahimovic a Parma. Mancano 9 punti (e 2 vittorie) per pareggiare quel traguardo - miglior bottino in una singola stagione nella storia della Roma - magari sperando in un esito più favorevole.
Ora, però, resta difficile pensare come la Juventus, che ha lasciato per strada 12 punti nelle 31 partite sin qui disputate, possa perderne 8 nelle ultime 7 giornate. Ma è l'uomo simbolo della vittoria contro gli emiliani, Rodrigo Taddei, a fornire la chiave per capire quello che sarà l'approccio dei giallorossi nello sprint finale: "Non pensiamo a Juve e Napoli. Continuiamo a pensare partita per partita: ci sta portando bene".