La Roma reagisce dopo l'eliminazione in semifinale di Coppa Italia, vincendo 3-0 contro la Sampdoria. Un risultato secco che dà morale alla squadra in vista del prosieguo del campionato, con i giallorossi che hanno mantenuto invariate le distanze da Juventus e Napoli. In attesa del recupero della gara contro il Parma.
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Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
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CORSPORT - G. DOTTO

Mentre sono ancora qui a chiedermi in quale cruna di quale ago sia mai passata la palla di Pjanic, respiro tre volte profondo a ripensare quanti cattivi pensieri buttati nel secchio. La botta di Napoli solo quattro giorni prima. L’immancabile logorrea a seguire dei corvi microfonati. Guardo Totti in tribuna, De Rossi in panchina e non mi sento sicuro. Guardo l’Olimpico desertificato e non mi dò pace. Come fai a darti pace se c’è in giro a piede libero qualcuno capace di concepire come soluzione la chiusura delle curve, una trovata che anche uno come Mel Brooks, il genio del demenziale, schiferebbe per eccesso di demenza? Un pasticcio giuridico, etico e ideologico. Vuoi soffocare sicuro? Immagina intensamente la pochezza che può covare in un cranio del genere. Ci vuole molta Roma. Ci vuole molta rabbia. Roma e rabbia sarà. (...)
Di gente come Strootman, Benatia e Castan, ormai non si parla più. Sono entrati in quell’Olimpo dove basta il nome. Li chiameremo gli “Indispensabili”.Vittoria da acclamare per almeno cinque ragioni. La prima è che la Champions l’abbiamo in tasca. Definitivo anche se non ancora aritmetico. (...)

IL MESSAGGERO - M. CAPUTI

Un forte disagio è anche quello che si avverte con la decisione di chiudere le curve. Le regole, quando ci sono, vanno rispettate, se queste, però, sono inefficaci e sbagliate si devono poter discutere e cambiare. Dati alla mano tante, troppe, sono state le curve italiane chiuse e il risultato finale è stato nullo. I cori continuano a imperversare, di tutti i tipi, le società sono ostaggio e i tifosi incolpevoli pagano ingiustamente con la chiusura di un intero settore. Bisogna avere la forza di cambiare velocemente una regola sbagliata e dunque sottrarre il calcio italiano da questa grottesca e triste spirale. Ieri all’Olimpico curve chiuse e ancora cori, questa volta dai distinti, e per di più applauditi da buona parte del pubblico. Si rischia il ridicolo.
Juventus, Roma e Napoli continuano la loro marcia e un campionato a sè (...)

GASPORT - A. CERRUTI

(...) La Roma non era al completo, senza i capitani Totti e De Rossi e senza il tifo delle curve chiuse, ma la doppietta di Destro e la punizione di Pjanic dimostrano che i lupi sono arrabbiati come voleva Garcia, pronti a sbranare la Sampdoria in meno di un’ora. E così il campionato rimane aperto, anche se la partita in meno dei giallorossi è quella sospesa contro il Parma, protagonista del risultato più clamoroso della giornata, il 4 0 in casa dell’Atalanta che frutta agli emiliani il record di dodici risultati utili consecutivi in serie A (...)

CORSERA - M. SCONCERTI

(...) Nel frattempo la Roma gioca una grande partita, il Napoli anche sia pure su moduli diversi. Quando ha energia la Roma gioca un calcio molto moderno, la Samp era un avversario organizzato che ha perso un metro di campo dietro l’altro fin quasi a essere spinta dentro la propria porta.