L'auspicio migliore

09/03/2019 alle 19:42.
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LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Quando apprendi la notizia dell’infortunio di Manolas, ti convinci definitivamente del fatto che il miglior traghettatore che la Roma potesse scegliere fosse Claudio Ranieri. Uno che non si scompone. Che in un modo o nell’altro riesce a dare un senso alle sue squadre, ponendo innanzitutto la base di semplicità calcistica che non significa arretratezza o superficialità, ma praticità, realismo. Quel sano realismo che sulla panchina della Roma troppo spesso è stato assente ingiustificato, ma che hanno provato a giustificare con l’inseguimento di idee e filosofie inattuabili per motivi pratici, evidenti.

Perché Ranieri non è l’allenatore dei sogni ma quello che ti tiene i piedi per terra. Stai sbagliando strada? Non cerca percorsi alternativi e improbabili per portarti a destinazione, e nemmeno accende il navigatore. Se stai sbagliando strada apre il Tuttocittà, ti suggerisce l’inversione di marcia, ti rimette sulla statale a una corsia per carreggiata. E tu imparerai a sorpassare solo quando le strisce sono tratteggiate. La regolarità è un pregio. Che può darti, perché no, una chance per il futuro.

Fatto il nuovo allenatore, fino al termine del campionato, c’è da pensare al conduttore della prossima stagione. La Roma cambierà rotta e andrà su un big? Sceglierà una via di mezzo? Si inseguirà l’ennesima utopia? Quante chance può avere Ranieri di restare? Dipende dai risultati, che fanno la classifica, che ci dirà se la Roma giocherà ancora in Champions League e quindi se avrà per il terzo anno consecutivo una barca di soldi dall’Uefa.

Forse a Ranieri non basterebbe arrivare fra le prime quattro. Ma se oltre a mettere ordine alla classifica dovesse instaurare un rapporto speciale con i calciatori, non è da escludere che abbia una chance. Chi se la sente di scartare questa ipotesi? Vai in Champions League, non puoi permetterti Conte e Allegri? C’è Ranieri. Arrivo tra le prime quattro, ha in mente soluzioni alla De Zerbi ma capisci che è inopportuno ripartire da chi predica il “proprio calcio”? C’è Ranieri. Che di smettere di fare l’allenatore non ne ha proprio voglia. A cui potresti proporre, considerando la sua riconoscibilità, esaltata dall’impresa di Leicester, un incarico dirigenziale. Ma a naso per lui ancora non è arrivato il momento di abbandonare la panchina.

Quindi, la Roma fa bene a guardarsi attorno sin da ora. Sapendo però che da ieri, per ora, in panchina c’è uno che non si spaventa neanche dopo aver dopo avere appreso dell’infortunio di Manolas.

In the box - @augustociardi

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