Gli ottusi

25/02/2019 alle 20:11.
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LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Qual è il confine tra la ponderata convinzione e l’ottusità? È la domanda che forse si sono già posti coloro, fra cui il sottoscritto, che nonostante tutto continuano a essere certi che la Roma non sia una squadra debole, o così poco forte. Nonostante sei mesi in cui, a metà settembre come a fine febbraio, ha continuato a partorire partite orrende. Sei mesi di autolesionismo feroce, da psicanalisi. Sei mesi che sono bastati a molti per il salto della barricata, per farsi accogliere, previo bagno purificatore, tra la schiera di chi va predicando da fine agosto che la squadra sia debole, e che quindi è giusto che al limite possa giocarsi punto a punto il quarto posto. O tra coloro che addirittura hanno abdicato dopo aver visto il Milan non solo rafforzarsi a gennaio, ma iniziare a inanellare vittorie e prove convincenti.

Chi ha cambiato idea si sarebbe arreso all’evidenza? O ha accettato per sfinimento? In ogni caso, nessun biasimo. Anche se vinci con e , ti rendi conto delle difficoltà che la Roma palesa contro chiunque, concedendo campo e porta a chiunque. Che si chiami Ciano o Piatek, Santander o Chiesa. Nel dubbio, meglio ammettere l’errore, ma per ottuso non voglio passare, avrete pensato. Poi ci sono i giapponesi sull’isola che non si rendono conto che la guerra è finita, tra cui il sottoscritto. Pazzi? Visionari? Ottusi? Forse. Supportati però dalla convinzione che la Roma nonostante non sia bene assortita, soprattutto a centrocampo, avrebbe avuto i mezzi per fare un campionato diverso.

Il e così tanto superiore alla Roma? Al punto da staccarla negli ultimi campionati di oltre venti punti complessivi? E l’? Falcidiata da crisi di spogliatoio, mai del tutto spallettizzata in campo, perennemente in bilico fra l’esplodere e l’implodere? Vogliamo parlare del Milan? Ora vola, ora Piatek fa gol anche bendato e con gli arti legati. Ma prima? La Roma continua a essere considerata, da coloro che sono sospesi tra logica e ottusità, una squadra che ha reso forse al quaranta per cento delle sue potenzialità, in un campionato in cui pur giocando male e continuando a concedere occasioni al primo che passa, da un paio di mesi sta facendo praticamente gli stessi punti della . L’ultima che l’ha battuta.

Quello che resta del campionato non darà risposte all’enigma, gli assertori della teoria di una Roma forte continueranno a essere visti come si guardano quelli che in strada parlano da soli, ma non importa. Si consolerebbero se la vita gli concedesse la possibilità di assistere a una realtà parallela, in cui poter vedere questa squadra, questi calciatori, con un’organizzazione diversa, con una fase difensiva degna del nome. I presunti ottusi non mollano. Fatevene una ragione. La camicia di forza datecela di colore bianco. Teniamo all’eleganza.