Incazzatevi!

31/12/2017 alle 17:42.
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LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti. La prestazione c’e stata, a Torino si può perdere, ma dobbiamo migliorare l’approccio in certe partite.
In rapida successione la sintesi del pensiero filosofico romanista del terzo millennio. La rabbia post sconfitta nel match che conta? Non esiste. La conseguenza? Non arriva mai uno choc che porti a un’inversione di tendenza definitiva. La Roma non ha fame di vittorie. Si adagia, si adegua, rischia l’atrofia. Il secondo mese sbagliato del 2017 ha quasi compromesso la stagione come il primo mese sbagliato, marzo, segnò la fine dei sogni di gloria nel 16-17. Allenatore diverso, rosa più ampia, sadismo nell’autoeliminarsi dalla Coppa Italia. Sconfitta accolta dai più quasi con gioia. “Così andiamo a vincere a Torino coi titolari”. Blasfemi! Perdere quella partita, stravolgendo la squadra nell’undici e nelle certezze, è stato un peccato mortale. Se agli ottavi di finale giochi in casa col modesto Torino, devi vincere. Non hai alternative. Chi sottovaluta certi aspetti ha dei grossi problemi nel valutare, nel gestire e nel commentare una squadra che tra cinque mesi celebrerà il decimo anno senza vittorie di trofei. Ma a Trigoria nessuno si arrabbia mai. Proprietà, dirigenza, staff tecnico, calciatori. Dopo le sconfitte in casa della bisognerebbe scardinare le porte degli spogliatoi e scaraventarle contro gli armadietti. Fare fumo dal naso davanti ai microfoni a fine match. In automatico si vincerebbe col , e non si inizierebbe a temere l’Atalanta. Invece col pareggi, e senza adirarti, giammai, cerchi le cause nei giri palla o nella reattività sulle respinte. Nessuno che si incazza, Santa Pazienza. Non sia mai. Continuiamo a contare i passaggi riusciti o le occasioni da gol. Calcio virtuale. Il calcio reale, per assenza di rabbia, ti impedisce di vincere da un’era geologica. Non manca la rabbia sotto porta. Manca la rabbia da sconfitta. Quella che non ti fa dormire la notte. Che ti chiude lo stomaco e strizza le budella. E che purtroppo non si compra al mercato di gennaio.
@augustociardi - In The Box

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