Sfoglia, vai oltre.
Torna indietro, soffermati, scruta attentamente.
Chiudi, poi riapri con cura, leggi, richiudi e sorridi.
E’ una lotta a quattro, almeno così dicono: meglio così.
Testa bassa e volti nascosti dalla folta vegetazione, in trepidante attesa, con la voglia di tramutare quell’immagine in un’arma di scherno.
Sfoglia, ritrova la pagina, strappala e portala insieme a te: nel portafoglio, sulla scrivania, a casa o a lavoro.
Fatene due copie, una per Trigoria l’altra per lo Stadio Olimpico.
Appiccicatela ben benino con tanto nastro adesivo e osservatela quotidianamente, come un santino o un acchiappasogni de’ noantri.
Fissatela in alto, così da poterla mirare mentre allacciate gli scarpini o indossate la divisa.
L’etichetta di “underdog” è stata apposta, guardandovi dall’alto verso il basso con fare supponente.
Alzatevi e ricordate loro che eravate solamente seduti, che l’altezza è la stessa se non maggiore.
Aspettando l’upset, la vendetta degli underdog.
Gianvittorio De Gennaro - 'In The Box' per LR24